OSTIA - “Riteniamo prioritario che la Giunta regionale, guidata dal Presidente e Commissario ad acta per la Sanità Nicola Zingaretti, si adoperi immediatamente attraverso modiche al dca 238/2017 affinché si continuino a garantire elevati livelli di prestazioni senza un processo di accentramento delle attività laboratoriali e che non si disperdano in qualsiasi modo le competenze professionali del personale del Grassi che, nonostante i problemi di organico, assicura circa 3 milioni di prestazioni l’anno”. Lo dichiara il segretario Confintesa Sanità Roma e Lazio, Antonino Gentile, riguardo il trasferimento dell’attività diagnostica del laboratorio analisi dell’Ospedale G.B. Grassi e dei relativi centri prelievo di Ostia che invece di essere potenziata sarà trasferita al Sant’Eugenio per volontà della Regione Lazio.



“Il dca in questione concernente ulteriori modifiche alla riorganizzazione per la rete dei laboratori di analisi pubblici potrebbe infliggere un colpo durissimo al diritto alla salute dei cittadini del territorio lidense e alla professionalità degli operatori sanitari - ha aggiunto - da un lato migliaia di pazienti vedrebbero le proprie analisi prelevate al P.O. G.B. Grassi e trasportate su gomma a oltre 20 km di distanza, con possibili criticità legate alla tempistica stradale e alle modalità di stoccaggio, senza contare poi il costo economico del vettore. Su questo ultimo punto sarebbe interessante poter valutare nel dettaglio il rapporto costo – beneficio a carico dei contribuenti. Dall’altro lato è legittimo pensare alla volontà di ridimensionare il potenziale diagnostico del Laboratorio Analisi Centrale del Grassi, indispensabile punto di riferimento di decine di migliaia di cittadini sul territorio della Asl Rm 3 con attrezzature avanzate e Tecnici e operatori altamente qualificati. Se si avesse a disposizione una bilancia a tre piatti su cui pesare al lordo la bontà di tale operazione, sicuramente il netto non riguarderebbe cittadini e lavoratori. A tal fine è nostra intenzione iniziare un dialogo con la Cabina di Regia del SSR Lazio - ha concluso Gentile - richiedendo chiarimenti e l’apertura di un tavolo sindacale a tutela del Presidio Ospedaliero per una sua rivalutazione come polo di garanzia della Salute in termini di servizi e personale”.