Gino Saladini ha mostrato di essere il candidato giusto e l'elettorato gliene ha dato atto rivolgendogli una messe di suffragi. La candidatura è stata scelta con un rigoroso metodo democratico. E' nata da un Partito che ha scelto a maggioranza, si è allargata ad altre componenti politiche e sociali, è cresciuta nella società  sino a diventare vincente passando attraverso le primarie, quelle vere ed insindacabili, del primo turno elettorale. Pensiamo che Saladini sarà  il primo cittadino, ed abbiamo mille e più di un motivo per sostenerlo, e come tale farà  valere la sua autonomia di Sindaco di Civitavecchia e di cittadino. Pensiamo che sia giusto estendere la riflessione anche al metodo di coinvolgimento delle risorse politiche ed umane che si sono cimentate a sostegno di questa candidatura. Partiti, Organizzazioni della società  civile, cittadini di diversa estrazione ed esperienze che hanno costruito la struttura vincente della coalizione che fa capo a Saladini. I Partiti sono stati decisivi, la società  civile è stata importante e mai come in questo caso. Questa candidatura, è bene dirlo, segna un passaggio vincente nei futuri processi di selezione delle classi dirigenti: perchè se da un lato riconferma la funzione dei Partiti nell'opera di scavo della politica dall'altro ne travalica gli argini affidando alla società  ed all'elettorato il compito di legittimarli attraverso il consenso. Ciò che è accaduto è il nuovo che anticipa i rinnovamenti. Ed il rinnovamento sarà  il Partito Democratico che, auspichiamo, non sarà  il partito dell'organizzazione piramidale che sposta il potere sulle selezioni delle scelte verso l'alto e verso oligarchie ristrette ma sarà , ce lo proponiamo come partecipanti attivi, l'organizzazione che saprà  assemblare la volontà  e le istanze complesse della società  civile con la politica dei militanti e dei Partiti. Ci sarà , perciò, più democrazia diretta, più partecipazione, più trasparenza, più possibilità  per tutti di scegliere di partecipare e come scegliere e partecipare. Ci sarà  perciò più libertà ! La presenza di cittadini provenienti da esperienze politiche diverse da quelle del Centrosinistra, nella coalizione Saladini, si ascrive alla mutata realtà  della politica; ciò che arricchisce e non impoverisce il disegno: si tratta perciò di ricchezze e di conquiste. La coalizione di centrosinistra ha, perciò, anticipato i tempi e si è proiettata verso l'idea del Partito Democratico che nel contesto delle diverse liste che lo sostengono ed omologabili a questo disegno raggiunge il 38% dei voti. Hanno contribuito programmi, idee, schieramenti, uomini. Da più parti, essenzialmente dal Centrodestra ma non solo, viene evocato il fantasma di Pietro Tidei come ispiratore di questo processo, letto in chiave di pericolo per la città  o ispiratore di disegni inconfessabili. A parte la lettura provincialistica del problema, a parte la necessità  in politica di non riconoscere le sconfitte (De Paolis ha ottenuto appena il 22% dei suffragi e gli altri hanno fatto peggio), a parte la necessità  di dovere e volere sminuire Saladini agli occhi dell'elettorato, noi pensiamo che Pietro Tidei abbia rappresentato e rappresenti ancora una grande risorsa per la città , per averla arricchita di innumerevoli conquiste. Perciò riteniamo che Tidei abbia assolto egregiamente ad un ruolo che solo l'astio e la faziosità  può impedire di riconoscere: il suo legittimo ruolo di leader di uno schieramento ma anche del futuro Partito democratico. Vale per Civitavecchia ma vale per tutto il territorio. Città  e territorio hanno ancora bisogno di lui e ci sentiamo di ringraziarlo.

Primo Petronilli

Flavio Magliani