“Una città amica dello sport”. Questo il titolo del convegno che ieri al Dlf ha visto il candidato sindaco de L'Unione, Nicola Porro ed il candidato al consiglio comunale per i DS Alessio Gatti fare il punto sulla situazione sportiva e sulle strategie da porre in atto per questo settore insieme al Vicepresidente della Commissione sport della Regione, Enzo Foschi, il Presidente di Legasport Anna Paola Concia, l’Assessore provinciale allo sport Adriano Panatta, il Sottosegretario alle politiche giovanili Giovanni Lolli, che nell’occasione ha anticipato che il governo ha intenzione di stanziare 90 milioni per la fruibilità delle palestre negli orari non scolastici, accompagnato dall’innalzamento a tre ore dell’insegnamento di educazione fisica con l’assunzione di docenti esclusivamente laureati in Scienze motorie. In secondo luogo l’attivazione del progetto “Sport in salute”, con il duplice obiettivo di contrastare l’inattività fisica nel periodo dell’infanzia, con particolare riferimento al problema dell’obesità, e di combattere la diffusione del doping soprattutto a livello amatoriale.
Importanti anche i progetti messi in campo dalla Provincia di Roma e annunciati dall’Assessore Panatta: un protocollo d’Intesa con Coni e Credito sportivo per la realizzazione, manutenzione e ristrutturazione degli impianti sportivi, ed uno stanziamento di 50 milioni di euro per la realizzazione di impianti sportivi ecompatibili con l’assorbimento dei crediti d’interesse a carico della stessa Provincia. Una opportunità che potrebbe rivelarsi molto preziosa per lo Stadio del nuoto di Civitavecchia, i cui costi di gestione in questo modo potrebbero essere drasticamente abbattuti attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici.
E proprio in tale contesto si è inserito l’intervento di Nicola Porro che, forte della sua trentennale esperienza nel mondo dello sport di base, ha illustrato i punti salienti del suo programma in tema di sport, e con i quali mira a fare di Civitavecchia un laboratorio sportivo regionale.
<Per prima cosa – ha affermato Porro – occorre avviare una distinzione tra impianti per la prestazione agonistica e strutture per la pratica sportiva di tutti, differenziando in tal senso le offerte per i cittadini sfruttando anche urbanisticamente le risorse a disposizione, come parchi, piste ciclabili, percorsi attrezzati ecc. Questo significa dunque privilegiare il riuso del territorio e le strutture esistenti. Per gli impianti di nuova costruzione invece ritengo fondamentale garantire un impatto sostenibile proprio attraverso strumenti come quelli messi in campo dalla Provincia. A ciò va legato inevitabilmente un censimento dei bisogni sportivi, in modo da poter disporre di stime di costo orientate al risparmio nel tempo e alla manutenzione. L’obiettivo finale, in tal modo, è quello di garantire a tutti i cittadini la massima fruibilità di spazi e strutture sportive a breve raggio, incentivando dunque la pratica sportiva di base".