CIVITAVECCHIA - Un’assemblea per spiegare quelli che sono i problemi della macchina della giustizia oggi e quelli che ne deriverebbero con la manovra economica prevista dal Governo. E’ quella che è stata organizzata questa mattina dalla sottosezione locale dell’Associazione Nazionale Magistrati, moderata dalla segretaria Maria Elena Mastrojanni e alla quale hanno partecipato giudici, personale amministrativo, avvocati, le direttrici delle due carceri cittadine e le forze dell’ordine, «a dimostrazione del fatto - hanno spiegato gli organizzatori - che si tratta di un problema che tocca tutti». Sotto la lente di ingrandimento, aldilà, come ha sottolineato uno dei giudici, Federico Bona Galavagno, della riduzione degli stipendi, c’è stata la difficoltà a garantire risposte adeguate all’utenza, considerate le difficili condizioni attuali che si registrano anche a Civitavecchia e che andrebbero a peggiorare. «Qui la situazione della carenza di organico e di risorse - hanno spiegato i magistrati e lo hanno sottolineato il presidente del Tribunale Almerighi e il procuratore capo Amendola - è a dir poco drammatica con il rapporto amministrativi/magistrati, ad esempio, di 2,5 invece che di 3,6. In questo contesto la manovra costituisce motivo di ulteriore mortificazione della professionalità degli peratori della giustizia». Da qui lo stato di agitazione e la probabile astensione del 1 luglio prossimo.