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Tiziano Galimberti, 21 anni, durante una fase di gioco di domenica scorsa sul campo di Vetralla - Foto Cura Calcio
Le notti insonni, cento pensieri per la testa, mille domande per cercare una sola risposta su come combattere quelle paure, iniziate ad arrivare talmente all’improvviso dopo quell’avvenimento che, volente o nolente, ha cambiato la vita di Tiziano Galimberti. Da quel 9 gennaio scorso, da quella maledetta domenica - poi diventata miracolosa - il portierone civitavecchiese ha trascorso la maggior parte del tempo a ripensare a quegli attimi di paura durante la partita di Prima Categoria Cura Calcio-Allumiere, quando a metà ripresa il classe 2000 su un’uscita di gioco si è scontrato con un avversario cadendo a terra privo di sensi. Immediati sono stati i soccorsi di chi stava lì vicino e se non fosse stato per l’allenatore della squadra di casa David De Paolis, di suo papà Giuseppe presente in tribuna e del suo compagno di squadra Marco Zimmaro, Tiziano sarebbe morto.Trascorso un mese ecco che “Titto” è tornato proprio su quel campo, su quel rettangolo verde dove quattro settimane fa ha rischiato di lasciarci la pelle. È tornato per terminare la gara, essendo stata sospesa a 18 minuti dalla fine.«Sì, è stato emozionante il ritorno in campo - esordisce Tiziano Galimberti - e questo non lo posso negare. Ho passato questo periodo ripensando a quel tragico momento che per fortuna si è concluso nel migliore dei modi. Durante questo lasso di tempo ho cercato di combattere le paure e devo dire che parzialmente, almeno per ora, ci sono riuscito. È chiaro che quando devo uscire dalla porta provo dei piccoli brividi, ma credo che tutto questo sia fisiologico. Ora però voglio pensare alla mia squadra, voglio continuare ad allenarmi e cercare di vincere le successive gare, a partire già da questa domenica. Cos’è accaduto con mister De Paolis quando ci siamo rivisti? C’è stato uno sguardo. Uno sguardo dai mille significati, poi tramutato in un profondissimo abbraccio. Devo tutto a lui, a suo padre e al mio compagno Zimmaro, con loro sarò per sempre debitore. Mi hanno salvato la vita. Adesso - conclude Tiziano - sono felice e tranquillo e voglio continuare a fare quello che ho già ripreso: parare».
[caption id="attachment_402034" align="alignleft" width="300"] Il riconoscimento ai De Paolis consegnato dal sindaco
di Montefiascone Giulia De Santis[/caption]
Intanto lo scorso 22 gennaio il Comune di Montefiascone nella persona del sindaco Giulia De Santis ha voluto omaggiare i due concittadini David e Giuseppe De Paolis proprio per il gesto eroico, che ha salvato la vita al portierone civitavecchiese.
Tutto è bene quel che finisce bene. Avanti tutta Titto: in bocca al lupo per tutto.
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