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La Nazionale italiana femminile ha raggiunto un risultato straordinario. Dopo 28 anni ha centrato l’accesso alla semifinale degli Europei, confermando la crescita continua degli ultimi anni, soprattutto da quando è stato possibile accedere al professionismo. Ma, mentre osservavamo la splendida doppietta di Cristiana Girelli e il gruppo di Andrea Soncin esultare per questo ambitissimo traguardo, è sopraggiunta una domanda: ma perché Civitavecchia, che ha tantissime società sportive attive, nelle più disparate discipline, non torna ad avere una squadra di calcio femminile? A settembre c’è una bellissima manifestazione come Sport in Piazza, occasione nella quale si può ammirare associazioni di tutti i tipi. A Civitavecchia ci sono squadre di calcio e calcio a 5 che occupano quasi tutti i quartieri. Perché non ce n’è una interamente dedicata al femminile? Nel comprensorio vediamo quanto accade a Ladispoli e Cerveteri, dove ci sono realtà ben presenti nel territorio, anche da diverso tempo. Esoneriamo dal discorso l’Atletico Civitavecchia, che con Olimpia Santoro ed Ermanno Muneroni è l’unica realtà “rosa” del territorio. Per anni questa società ha proposto una squadra che ha militato nel campionato di serie C, dove affrontò anche la Lazio, che poi ha spiccato il volo fino alla serie A. Poi l’approdo al San Liborio Stadium e la mancanza di un cambio generazionale nel movimento locale, non hanno consentito all’Atletico di proseguire su questo binario, preferendo concentrarsi sul calcio a 5, che vede comunque un settore giovanile protagonista a livello regionale con le ragazze. Ma sicuramente Civitavecchia potrebbe fare qualcosa in più. In questi anni il calcio popolare è tornato ad essere protagonista, con tante società che si sono mosse in Seconda e Terza Categoria. Ma perché non dare vita anche ad una squadra di ragazze? È vero che gli spazi sui vari campi cittadini non sono molti, ma perché non provarci, già da questo settembre? La sensazione è che la missione più difficile sia quella del reclutamento, anche perché le bambine vengono spesso portate a fare pallavolo, ginnastica artistica o danza.
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