Il consiglio comunale del 22 gennaio scorso, durato appena undici minuti, ha evidenziato nuove fragilità politiche all’interno della maggioranza di governo di Montalto di Castro.

All’ordine del giorno c’era l’approvazione di un Piano di utilizzazione aziendale (Pua) a Pescia Romana, finalizzato al miglioramento di un’attività inclusiva legata ai disabili, motivo di orgoglio per la comunità.

Nonostante il parere tecnico favorevole, il consigliere di maggioranza Decimo Rosi ha votato contro, dichiarando: «L’attività di campeggio è permessa dalla legge, ma è in contrasto con quella prettamente agricola».

Questo voto dissidente ha messo in luce una spaccatura interna alla maggioranza, segnale di una crescente difficoltà nel trovare una visione condivisa.

Nonostante le tensioni, il Pua è stato approvato, grazie al voto favorevole del resto della maggioranza e della minoranza. Dopo quasi tre anni di mandato, – commentano dall’associazione Insieme Montalto di Castro e Pescia Romana – l’assenza di un assessore ai Lavori pubblici (dimessosi nell’agosto 2023 e mai sostituito) e le divergenze emerse su questo voto dimostrano una maggioranza poco coesa.

Il richiamo alle responsabilità delle precedenti amministrazioni non può più bastare a giustificare le crepe interne.

Le porte girevoli del consiglio comunale torneranno presto a muoversi? Il tempo dirà se la maggioranza riuscirà a ricompattarsi o se le tensioni politiche porteranno a nuovi sviluppi.

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