TARQUINIA – Lo ha detto e lo ha fatto. Il sindaco Alessandro Giulivi lancia la movida sul litorale etrusco con la delibera di giunta che prevede la possibilità di fare musica nei locali e negli esercizi commerciali fino alle quattro del mattino. Una delibera  del 28 giugno, divenuta immediatamente eseguibile, della quale il primo cittadino ha parlato davanti ai colleghi nel corso di una riunione in Prefettura avvenuta nei giorni scorsi. Non diventerà una Rimini o una Riccione, almeno per ora, ma di certo la riviera etrusca comincerà a far ballare. Perché Tarquinia «è una città turistica e “chi vuole dormire può andare a Montecatini o a Fiuggi”.  Parola del sindaco della Lega. L’obiettivo del primo cittadino etrusco è chiaro: dare subito una svolta all’economia locale garantendo più lavoro e al contempo divertimento. A cominciare dai giovani, garantendo loro serate di intrattenimento lungo tutto il litorale e per l’intero periodo estivo.  “L’esercizio di attività rumorose provenienti da pubblici esercizi, attività commerciali e strutture che comportano l’ effettuazione di attività di intrattenimento e l’ emissione di rumori quali la musica registrata o dal vivo, e per gli organizzatori di manifestazioni, è consentito di norma fino alle ore quattro del giorno successivo”, è riportato nella delibera che tuttavia richiama anche i limiti fissati dalla legge e il rispetto delle prescrizioni: sia del Piano di zonizzazione acustica vigente, sia delle relazioni previsionali di impatto acustico presentate ai sensi della legge regionale 18 del 3 agosto 2001 nonché di quelle imposte dall’Arpa Lazio in sede di rilascio del parere previsto nel caso di autorizzazione in deroga”. “Resta salvo ed impregiudicato per i titolari e gli organizzatori delle manifestazioni  - ribadisce pertanto il sindaco - e delle attività rumorose in genere, l’obbligo di munirsi di ogni licenza, autorizzazione, nulla osta o parere comunque definiti, di competenza comunale o di qualsivoglia altro ente, ufficio o autorità, necessari o prescritti per l’esercizio delle attività, con particolare riferimento a quanto disposto dalla vigente normativa in materia di rumori e di inquinamento acustico”. Ora, per le varie attività turistiche, non resta che organizzarsi. E che la movida abbia inizio.