TARQUINIA - Come ogni anno agli inizi di settembre anche il 2023 ha visto il riavvio delle campagne di scavo condotte dalle numerose Università già attive nel territorio da decenni.

A Gravisca, nei pressi della riserva delle Saline, ricomincia l'indagine condotta dall'Università di Perugia che interessa l'area dell'antico emporio greco. La campagna di scavi è coordinata dal professor Lucio Fiorini che ha raccolto l'eredità di Mario Torelli, che nel 1969 avviò qui la prima campagna.

Nell'area dell'antica città etrusca di Tarquinia torna ad essere attiva l'Università di Milano che, in collaborazione con l'Università di Oxford, prosegue l'indagine archeologica riguardante la porzione dell’antico abitato. A coordinare le attività, la professoressa Giovanna Bagnasco Gianni, che da lungo tempo ormai ha raccolto l'eredità di Maria Bonghi Jovino.

Per l’area di scavo riguardante il pianoro della Civita è invece coinvolta l'Università Statale di Milano, qui attiva già dal 1982 tanto che il 2022 ha visto celebrati i quarant'anni di lavoro di ricerca.

Sempre sulla Civita si concentra la campagna di indagini archeologiche dell'Università di Verona, con l'équipe del professor Attilio Mastrocinque, che riprenderà gli scavi della domus romana rinvenuta alcuni anni fa.

In località Farnesiana infine proseguiranno le indagini sul sito altomedievale di Leopoli Cencelle, già oggetto di scavi sin dal 1994. A proseguire qui le ricerche, inaugurate da Letizia Pani Ermini, sono oggi le professoresse Francesca Romana Stasolla e Giorgia Annoscia per l'Università di Roma La Sapienza, ateneo al quale si è affiancata anche l'Università francese di Amiens sotto la direzione della professoressa Sara Nardi.

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