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FIUMICINO - Inizia una nuova stagione per il settore ittico del Lazio: il GAL Pesca Lazio ha pubblicato un bando da oltre 500mila euro per sostenere lo sviluppo dell’innovazione nel marketing della pesca e dell’acquacoltura. L’iniziativa, visibile sull’Albo Pretorio comunale, si inserisce nel Programma Nazionale FEAMPA 2021-2027 e si rivolge ai Comuni costieri del Lazio per finanziare progetti che promuovano la sostenibilità economica, sociale e ambientale del comparto.
Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 503.208 euro, con un contributo pubblico che potrà coprire fino al 100% della spesa ammissibile per i beneficiari pubblici. Il finanziamento massimo previsto è di 150mila euro, elevabile a 200mila euro se il progetto coinvolge almeno quattro Comuni, mentre l’investimento minimo deve essere di 50mila euro.
Gli interventi dovranno essere localizzati nei territori di diciotto Comuni costieri, da Montalto di Castro a Ventotene, passando per località simbolo come Civitavecchia, Santa Marinella, Fiumicino e Gaeta. Il bando punta a finanziare eventi, campagne di comunicazione, attività ludico-didattiche, degustazioni e workshop dedicati ai prodotti ittici sostenibili, con particolare attenzione alla pesca costiera artigianale.
Ampio il ventaglio delle attività ammissibili: dai percorsi educativi nelle scuole ai laboratori gastronomici, passando per fiere e show cooking. Un’occasione anche per sviluppare sistemi di imballaggio e trasporto a basso impatto ambientale e per iniziative di brand management finalizzate a valorizzare la qualità del prodotto ittico nazionale.
Il criterio della sostenibilità ambientale resta centrale, con un occhio attento anche alle innovazioni tecnologiche e digitali che potranno essere introdotte grazie ai finanziamenti. In particolare, saranno premiati quei progetti capaci di coniugare tradizione e innovazione, contribuendo alla diversificazione e alla resilienza del settore. Potranno partecipare esclusivamente i Comuni inclusi nel territorio del GAL Pesca Lazio. Non saranno ammesse domande che non rispettino le regole comunitarie sul pagamento di imposte e contributi o che presentino elementi di incompatibilità o esclusione disciplinati dai regolamenti europei.
Il bando stabilisce procedure rigorose anche per la documentazione da allegare: dalla relazione tecnica dettagliata al cronoprogramma dei lavori, fino ai preventivi per beni e servizi, che dovranno essere richiesti ad almeno tre operatori economici diversi e documentati con attenzione per garantire la massima trasparenza.
Per accedere ai fondi sarà necessario dimostrare la coerenza dell’iniziativa con gli obiettivi dell’azione 1.1.D e garantire la piena tracciabilità dei pagamenti. Prevista inoltre la possibilità di richiedere anticipazioni fino al 40% dell’importo approvato, con garanzie fideiussorie a copertura.
Le domande dovranno essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione sul sito del GAL Pesca Lazio e potranno essere inviate solo via posta elettronica certificata. Dopo l’istruttoria tecnica e amministrativa, i progetti saranno valutati secondo criteri di qualità, innovazione e capacità di coinvolgere il pubblico. Non saranno ammesse domande che non raggiungano il punteggio minimo di 40.
L’iniziativa rappresenta un’importante opportunità per il tessuto economico dei centri costieri laziali, per rafforzare la filiera corta, valorizzare il prodotto locale e sensibilizzare i consumatori sui vantaggi del consumo consapevole di pesce e acquacoltura sostenibile.
«Questo bando - ha spiegato l'assessore alla pesca, Stefano Costa - rappresenta un’opportunità concreta per sostenere la pesca artigianale locale e promuovere le produzioni di qualità del nostro mare, valorizzando il legame tra sostenibilità e identità del territorio.
Per Fiumicino significa poter investire su iniziative che coniughino tradizione e innovazione, rafforzando il dialogo con i consumatori e promuovendo il consumo consapevole del pescato locale.
Il settore ittico è parte integrante della nostra storia e della nostra economia: grazie a questo sostegno possiamo incentivare progetti che riducano l’impatto ambientale e allo stesso tempo rilancino il lavoro delle nostre comunità costiere».
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