FIUMICINO - Fiamme che hanno minacciato il duro lavoro e la preservazione di una testimonianza unica: il mese scorso un incendio è divampato al parco della Liburna, distruggendo completamente il magazzino e tutti i macchinari. Il rogo ha infatti divorato legname, tettoie e l’attrezzatura utile per la costruzione della nave romana da guerra, che rappresenta la riproduzione a grandezza naturale. Un patrimonio unico al mondo, quindi, che ha rischiato di sparire: l’opera, realizzata a partire dal 2001 da maestri d’ascia del territorio, la famiglia Carmosini, rappresenta un elemento dell’identità di Fiumicino e testimonia il passato multietnico e cosmopolita della zona.

Immediatamente il Comitato Promotore Saifo (Sistema ArcheoAmbientale Integrato Fiumicino Ostia) si sono rimboccati le maniche per ripristinare l’area: un gruppo di volontari si è ritrovato per iniziare a pulire. Poi è arrivato un camion che si è offerto di portare via i macchinari distrutti. Infine sono stati donati, da un cantiere, 4 pali di legno che saranno i pilastri della nuova tettoia.

«L’incendio ha privato il maestro d’ascia degli strumenti – ha dichiarato Massimo Bianchi, presidente dell’Associazione Saifo –. Ha bruciato le macchine, ma non la passione e le idee. Dopo la tanta solidarietà dimostrata, abbiamo deciso di aprire un conto per sostenere l’acquisto di nuove attrezzature per la lavorazione del legno e permettere di aiutare a far rinascere un sogno fatto di arte, cuore e cultura. Ogni contributo è un gesto di speranza».E sono proprio la speranza e la forza di volontà il motore di questo grande progetto culturale che un giorno potrà essere aperto alla cittadinanza. L’obiettivo è preciso: realizzare un parco pubblico integrato per rendere quel luogo una centralità culturale, offrendo la possibilità di studiare la nave romana e poter godere di uno spazio di aggregazione.

«Il parco era abbandonato a se stesso. Dopo una pulizia durata oltre un anno – spiega il presidente Bianchi – grazie a tanti volontari, nei weekend ci siamo impegnati per restituirgli decoro. La cosa che ci tengo a sottolineare è che facciamo tutto a nostre spese: paghiamo la concessione alla Regione come privati.

Ci stiamo occupando del ripristino dell’area: abbiamo chiesto la sottoscrizione, per mettere un pozzo con la punta abissina, per prendere l’acqua dal sottosuolo. E abbiamo già un sistema di irrigazione. In collaborazione con la Lipu abbiamo realizzato la Casa delle farfalle, un hot spot per farfalle e insetti».

«Il nostro obiettivo è aprire il parco alla città coinvolgendo le altre associazioni e realizzando un punto di aggregazione per i nostri giovani, visto la carenza di spazi dedicati a loro. Sappiamo l’importanza dello sport, ma lo è anche la cultura. La macchina c’è ma va messa in moto».

In nome di una sinergia che investa sulla cultura, il presidente Massimo Bianchi, insieme ad una rappresentanza del Comitato Saifo, è stato ricevuto dal sindaco Mario Baccini per discutere delle prossime azioni da intraprendere per la tutela e la valorizzazione della storica imbarcazione romana.

Durante l’incontro si è parlato della possibilità di investire fondi regionali per realizzare una copertura adeguata che protegga la Liburna, prevenendo il rischio di un ulteriore deterioramento.

«La Liburna è un simbolo del nostro legame con la storia e la cultura marinara del territorio — ha dichiarato il Sindaco Mario Baccini — Stiamo valutando la soluzione migliore per agire rapidamente e mettere in sicurezza quest’opera straordinaria, sostenendo il progetto dei volontari che intendono trasformare lo spazio a loro disposizione in un polo didattico, turistico, museale e culturale».

Il presidente del Comitato, ha espresso la sua soddisfazione per l’apertura e la disponibilità dimostrate dall’Amministrazione comunale: “Siamo soddisfatti della collaborazione instaurata con il Comune di Fiumicino e della volontà condivisa di proteggere e valorizzare un patrimonio unico al mondo».