LADISPOLI – Da un lato la lotta agli incivili che continuano ad abbandonare i rifiuti ovunque su strade e marciapiedi. Dall’altra l’obiettivo di accelerare una Tarip che al momento non riesce proprio a decollare. Intanto ecco le tanto attese fototrappole che saranno installate ovviamente in punti nascosti e verranno fatte ruotare per non dare la possibilità agli incalliti maleducati di accorgersene. «Penso che entro un mese – sostiene Marco Pierini, assessore a Igiene e Ambiente di Palazzo Falcone - piazzeremo una decina di fototrappole per cercare di individuare gli incivili che arrecano danni al decoro urbano scaricando rifiuti di ogni genere in mezzo alla strada». Anche in questi giorni i furgoni hanno fatto avanti e idietro per scaricare rifiuti in diverse aree periferiche. Un fenomeno diffuso in questi mesi nelle frazioni agricole.

C’è poi il nodo Tarip da risolvere. Il meccanismo che consente di ottenere degli sconti in bolletta a patto di rinunciare ad esporre l’indifferenziata nei contenitori, sistema già partito a Cerveteri da più di un anno, avrebbe dovuto già prevedere degli sconti per gli utenti ladispolani. Però si è ancora quasi al punto di partenza anche perché attualmente è difficilissimo venirne a capo nei tanti complessi condominiali di Ladispoli. «Questo è un anno sperimentale – aggiunge Pierini – e sapevamo delle difficoltà soprattutto nei condomini più popolati. In questo periodo stiamo organizzando una serie di riunioni tecniche per migliorare sempre più il sistema di raccolta».

Per l’opposizione il sistema Tarip è da rivedere. «Erano prevedibili questi ritardi – sottolinea Fabio Paparella, consigliere comunale di Ladispoli Attiva – anche perché la comunicazione istituzionale a riguardo non è stata molto efficace in questi mesi. È un cambio talmente profondo e importante che a mio avviso sarebbero stati più opportuni dei chiarimenti. E poi tanti ladispolani non hanno ancora il contenitore adatto». Con l’estate alle porte i disagi potrebbero anche aumentare come accaduto con le frazioni etrusche di Cerenova e Campo di Mare dove in molti si aggiudicavano il bonus scaricando però i sacchetti della spazzatura in mezzo alla strada.

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