VASANELLO - Quando a dare il pessimo esempio sono i genitori. Perché, ad arrivare alle mani, al termine di una competizione sportiva tra adolescenti, sono stati proprio le mamme e i papà, che se le sono date di santa ragione. Alcuni sono stati portati in caserma dai carabinieri, che hanno avviato gli accertamenti del caso, e ora rischiano il Daspo, cioè il divieto di accedere alle manifestazioni sportive.

Nel campo sportivo del paese, si stava disputando una partita di calcio del campionato provinciale under 15. Sul prato c’erano la squadra locale e il Castel Sant’Elia. Stando a quanto si è appreso, gli animi erano piuttosto caldi fin dall’inizio, tant’è che durante il primo tempo l’arbitro ha espulso un dirigente del Vasanello. Il quale, però, non ha abbandonato il campo. L’incontro è terminato 3-2 a favore della squadra ospite. E, a questo punto, sono cominciati i problemi: dalle testimonianze raccolte dai carabinieri - ma è ancora in corso la ricostruzione precisa dei fatti - sembra che il dirigente che era stato espulso (che è anche genitore di uno dei calciatori), abbia raggiunto l’allenatore del Castel Sant’Elia e tra i due sia nato un diverbio così acceso da coinvolgere anche i tifosi. I genitori di alcuni calciatori del Castel Sant’Elia sono infatti riusciti ad aprire il cancello e hanno fatto irruzione in campo, per prendere le difese del loro allenatore. Lo stesso, però, hanno fatto i genitori di alcuni giocatori della squadra ospite. Il risultato è stata una vera e propria zuffa, subito sedata dai carabinieri, che sono intervenuti con un paio di pattuglie, oltre alla polizia locale. I militari hanno accompagnato in caserma 5-6 persone, tra cui anche l’arbitro, per ascoltarlo come testimone. Sul posto era presente anche un’ambulanza: il personale sanitario ha medicato l’allenatore del Castel Sant’Elia, rimasto ferito in maniera non grave. «Sono episodi che non dovrebbero accadere mai in una competizione sportiva, specialmente in quelle che coinvolgono i ragazzi - ha commentato il sindaco di Castel Sant’Elia, Vincenzo Girolami -. Senza entrare nel merito delle ragioni di nessuno, con la certezza che in futuro, in una competizione sportiva, prevarranno sempre il rispetto altrui, la gioia del gioco, dello sport e del divertimento». A Vasanello, il presidente Alessandro Lanchi ha invece riunito la società per fare il punto della situazione e decidere quali misure adottare.