ALLUMIERE - Allumiere e Biella sono unite nel ricordo dei Caduti in guerra. Dieci sampietrini, infatti dallo scorso anno sono a Biella: ognuno con inciso una lettera della parola ''Allumiere'' più uno con inciso il numero ''63'', ovvero il numero dei Caduti di Allumiere e sono serviti per completare il lastricato della memoria presso il complesso monumentale di “Nuraghe Chervu” intitolato alla memoria della Brigata “Sassari” e di tutti i Caduti della Prima guerra mondiale. A spiegarlo è l'ex assessore di Allumiere, Gabriele Volpi, il quale ricorda che "il 23 marzo del 21, su proposta dell'allora sindaco Antonio Pasquini, venne sottoscritta una delibera di giunta per inviare le dieci singolari pietre di memoria. Il nostro comune rispose così, in maniera molto originale, all’invito fatto dal Circolo Culturale Sardo ''Su Nuraghe'', dalla Città e dalla Prefettura di Biella, di inviare una pietra di riuso per completare il lastricato della memoria - prosegue Volpi - durante la seconda guerra mondiale il Comune di Allumiere, pagò un tributo di 63 vittime sui 2500 abitanti di allora. Dopo la guerra, con il fascismo al potere, venne eretto in piazza Gabriele D’annunzio (oggi piazza Filippo Turati) il monumento ai Caduti, una statua in bronzo dello scultore Torquato Tamagnini, abile artista “specializzato” in monumenti ai caduti (la sua produzione ne conta più di una sessantina, sparsi su tutto il territorio nazionale), che raffigura un soldato su un’altura rocciosa nell’atto di scagliare una bomba a mano con la destra, mentre innalza una bandiera con la mano sinistra. Nella targa collocata alla sua base si leggono i nomi dei 63 Caduti, tra cui quelli dei tre fratelli D’Orinzi: Mariano, Vincenzo ed Enrico. Nel 1935 l’ampia cancellata artistica in ferro battuto che circondava l’opera fu divelta e fusa per donare “ferro autarchico alla Patria”, in risposta alle sanzioni imposte all’Italia dalla Società delle Nazioni per la guerra d’Etiopia. Il monumento è stato recentemente restaurato sempre sotto la giunta Pasquini". A tal proposito il giornalista di Biella, Riccardo Pozzo, sul giornale telematico del Circolo Su Nuraghe ha voluto ricordare il gesto del comune di Allumoere con un articolo in cui ha anche evidenziato: ''A più di cento anni dalla fine del conflitto mondiale in Ucraina si sta combattendo un’altra assurda guerra di conquista che sta insanguinando l’Europa, con il suo contorno di morti, sanzioni, miseria e paura. È come se il Novecento non fosse ancora archiviato. E purtroppo pare davvero che gli sforzi di “fare memoria” siano stati inutili".