CERVETERI - Arriva il servizio pubblico gratuito messo a disposizione dal comune di 17 punti ecologici disseminati nel territorio. L’assessora Elena Gubetti che ha curato insieme al personale dell’Ufficio ambiente la concretizzazione di questo nuovo dice: «Non vogliamo mai più sentir parlare di olio di frittura scaricato nel gabinetto o nel lavandino: da oggi sarà possibile conferire gli oli vegetali in maniera sicura e rispettosa dell’ambiente. Abbiamo quasi completato l’installazione di 17 nuovi punti ecologici dove il cittadino potrà scaricare gratuitamente le bottiglie di olio vegetale usato. Ce ne sarà uno in ogni zona del territorio». Ha spiegato poi che: «Abbiamo sottoscritto un accordo con la società GAME Srl qui i cittadini potranno scaricare gli oli vegetali, di oliva e si semi, risultanti dalla cucina e dalla tavola. Non si potranno invece inserire gli oli lubrificanti, sia minerali che sintetici, che vanno invece smaltiti presso gli esercenti autorizzati al ritiro. L’olio andrà chiuso all’interno di bottiglie o contenitori ben chiusi e riposti nel contenitore. Non va assolutamente versato all’interno. Inoltre, questo servizio assolutamente innovativo non avrà alcun costo diretto per la comunità di Cerveteri: oltre al risparmio sulla salute dell’ambiente, un risparmio anche per le tasche dei contribuenti». E conclude l’assessora Gubetti: «Da tempo i cittadini ci chiedevano di risolvere questo problema. Ci siamo quindi messi a lavoro per trovare una soluzione che fosse a costo zero per il Comune e che rendesse l’operazione il più semplice possibile per i cittadini. Speriamo di avercela fatta». I punti di raccolta degli olii esausti sono così distribuiti nel territorio: 6 nel centro urbano di Cerveteri, 4 a Cerenova, 1 a Campo di Mare, 2 a Valcanneto e 1 ciascuno per Ceri, Borgo San Martino, Sasso e I Terzi. Si deve sapere che un litro di olio esausto può inquinare anche 10mila litri di acqua. Riciclare gli oli esausti vegetali, cioè l’olio che si utilizza per cuocere i cibi, è un gesto semplice ma di grande importanza; immessi in natura gli oli possono provocare gravi danni ai sistemi di depurazione delle acque, intasare le reti fognarie, inquinare le falde e i corsi d’acqua con conseguenze devastanti sulla flora e la fauna. Una volta riciclati, invece, possono essere molto preziosi perché sono trasformabili in lubrificanti, biodisel, tensoattivi e saponi.
Arriva la raccolta degli oli vegetali esausti
Il servizio pubblico gratuito mette a disposizione diciassette punti ecologici nel territorio. L’assessore Gubetti: «Risolto un problema che complicava lo smaltimento per i cittadini»
12 novembre, 2016 • 10:53