CIVITAVECCHIA - «La Asl Roma 4 attivi al più presto il servizio di analgesia epidurale all’ospedale San Paolo di Civitavecchia».

A chiederlo è la consigliera regionale Marietta Tidei, che interviene con una nota sul futuro del reparto e sulla qualità dell’assistenza alle donne del territorio. «Desidero intervenire sulla situazione del Punto nascita del San Paolo, un tema che riguarda direttamente la qualità dei servizi sanitari offerti alle donne del nostro territorio e, più in generale, la tutela del diritto alla maternità in condizioni di sicurezza e serenità», sottolinea.

Al centro della riflessione c’è il problema dei numeri e dell’attrattività della struttura per i parti proprio a causa della mancanza di epidurale, un problema che va avanti ormai da anni. «È noto da tempo che il nostro Punto nascita registra un numero di parti annuo inferiore a quello indicato dalle linee guida ministeriali per garantirne la piena operatività. Una delle motivazioni principali che scoraggia molte future mamme dallo scegliere Civitavecchia per partorire riguarda l’assenza della possibilità di ricorrere all’analgesia epidurale durante il travaglio», evidenzia Tidei.

La consigliera ricorda come «in questi ultimi anni il Direttore dell’UOC di Ginecologia e Ostetricia ne ha fatto più volte richiesta e l'avvenuta assunzione da parte della Asl Roma 4 di un anestesista dedicato ha rappresentato un primo passo importante, ma non ancora sufficiente per l'attivazione di questo servizio». L’epidurale, insiste, «non è un dettaglio tecnico. È una scelta che incide direttamente sulla qualità dell’assistenza, sul diritto alla libertà e alla dignità delle donne nel momento del parto, oltre che sulla capacità del nostro ospedale di essere davvero attrattivo». «Ritengo – prosegue Tidei - che il reparto di Ostetricia e Ginecologia del San Paolo abbia dimostrato negli anni competenza, professionalità e dedizione, qualificandosi come punto di riferimento per molte pazienti in gravidanza così come offrendo una chirurgia ginecologica mini-invasiva di eccellente qualità rispondendo con servizio in loco alle reali necessità della comunità. Garantire l’epidurale contribuirebbe a rafforzare ulteriormente questo percorso di eccellenza e ad aumentare il numero delle partorienti assistite».

Da qui l’appello diretto ai vertici sanitari: «Per queste ragioni chiedo alla Direzione della Asl, di cui conosco la sensibilità sul tema della salute delle donne, di attivarsi con ogni mezzo per rimuovere gli ostacoli rappresentati dalla carenza di personale anestesiologico dedicato, affinché il servizio di analgesia epidurale venga messo a disposizione quanto prima». Una richiesta che Tidei definisce «una scelta di civiltà, di rispetto e di attenzione nei confronti delle donne della nostra città e del nostro comprensorio».