Nonostante l’allarme a livello nazionale per il covid dalla Cina la situazione a Civitavecchia rimane sotto controllo ma è boom di influenze e sindromi parainfluenzali. Attualmente i positivi in città sono 203. In questi giorni il virus è tornato alla ribalta delle cronache nazionali per il boom di casi nel paese asiatico e per la preoccupazione che si possa tornare a dover fare i conti con la pandemia al punto che il Governo ha stabilito l’obbligo di tamponi per chi atterra dalla Cina. «Fortunatamente - ha spiegato Mauro Mocci, responsabile Usca-r della Asl Roma 4 e medico sentinella per l’influenza - non stiamo risentendo di molto, un aumento c’è stato ma è tutto “italiano” ed è frutto di riunioni, feste, cene e brindisi ma la prevalenza resta BA5. Certamente i casi sono aumentati e credo che questo trend continuerà per i prossimi dieci giorni». Per quanto riguarda le varianti cinesi «sono due e fanno sempre parte di Omicron - ha continuato il medico -, sembra però che abbiano una diffusione più rapida anche se la sintomatologia rimane la stessa ma il discorso è sempre il solito, aumentando i numeri si rischia di incontrare il paziente fragile con sintomatologie più severe». Ma c’è anche qualche buona notizia perché l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha prorogato le Usca-r, unità fondamentali in questi anni nella lotta al covid e non solo, e i medici di medicina generale potranno continuare a fare i tamponi. «Mi aspetto un aumento di test e di casi - ha detto Mocci - noi restiamo vigili».


l’influenza -
Quest’anno, però, si sta rivelando particolarmente ostico anche il fronte influenzale. Il virus si è presentato prima del solito alle porte degli italiani e l’influenza “australiana” sta mettendo a dura prova medici e utenti. Si tratta di un’influenza particolarmente aggressiva con febbre alta fino a 40 gradi e che sta colpendo soprattutto i bambini senza però risparmiare nessuno.


«Abbiamo - ha sottolineato Mocci - anche altre forme di influenza, sicuramente più potenti rispetto agli scorsi anni perché siamo stati praticamente senza contatti con il virus per un lungo periodo». Mascherine e distanziamento sono stati fondamentali per la lotta al covid ma, semplificando in maniera estrema, hanno evitato il solito “contatto” con i virus “stagionali”. Tanti anche i virus para influenzali resistenti agli anti piretici con sintomi che vanno dai disturbi gastrointestinali alla febbre. «È importante - conclude Mocci - non assumere antibiotici se non necessari».


Il consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio medico curante.