Potrebbero esserci novità nel futuro societario del Civitavecchia Calcio. La voce si sta facendo molto insistente in questi giorni in città e va ad accavallarsi sulle discussioni riguardo la squadra e sulle speranze di riuscire ad ottenere la tanto ambita promozione in serie D.

Da quel che sta trapelando da fonti non ufficiali, il club, per continuare il suo percorso di crescita, starebbe pensando di far entrare all’interno del proprio staff dirigenziale nuovi soci per il futuro.

Specifichiamo che si tratterebbe di una situazione che non intaccherebbe per nulla l’attuale progetto tecnico e la squadra, ma riguarderebbe esclusivamente la proiezione futura, per la prossima stagione. Il Civitavecchia Calcio, al momento, ha gli occhi fissi solo sulle situazioni di campo e sulla classifica del girone A. Tra i soggetti coinvolti, ce ne sarebbe anche uno che potrebbe prendere dare dei connotati di spessore per il club nerazzurro. Il suo nome è Piero Camilli. Stando sempre ai ben informati, anche in caso di mancata promozione in serie D, non ci sarebbero ostacoli per l’approdo in città dell’imprenditore nel settore dell’allevamento. Questo a confermare che ciò che accadrà da qui al termine della stagione per Ruggiero e compagni, non avrà un ruolo determinante nella vicenda. L’unico sensibile ostacolo potrebbe essere rappresentato dall’impiantistica e in particolar modo dallo stadio Fattori, nel caso le tempistiche per la sua riapertura non venissero rispettate. Non avere una vera e spaziosa casa in cui sviluppare, ovviamente coinvolgendo anche il Tamagnini, un progetto molto ambizioso, porrebbe degli interrogativi che potrebbero essere difficili da superare. Ovviamente in questo momento è alquanto improbabile che la questione possa concludersi in un senso o in un altro, anche per far rimanere concentrato l’ambiente sull’aspetto campo e su un finale del campionato di Eccellenza ancora tutto da scrivere, con il club del presidente Patrizio Presutti che desidera ardentemente di raggiungere la quarta divisione nazionale.

«Parlare con delle persone con l’obiettivo di coinvolgerle nel nostro progetto è una cosa che facciamo tutti gli anni - spiega il presidente del Civitavecchia, Patrizio Presutti - come è già successo, a suo tempo, con Raffaele Leggiero e Ivano Iacomelli. Siamo sempre aperti a tutti coloro che vogliono costruire qualcosa di importante con noi. Ma al momento siamo concentrati solo sul campionato, dove ci stiamo giocando qualcosa di importante».

CHI È PIERO CAMILLI

Imprenditore nel settore dell'allevamento e della lavorazione delle carni ovine, Camilli ha sviluppato l'attività commerciale avviata dal padre nel secondo dopoguerra ed è proprietario dell'azienda Ilco, operativa in ambito nazionale e internazionale. L’imprenditore vanta un’esperienza trentennale nel mondo del calcio, partendo con la Castrense e poi soprattutto con il Grosseto, che ha condotto dalla serie D alla serie B, facendo vivere alla piazza i momenti più importanti della sua storia. In Maremma, però, Camilli si è anche guadagnato l’etichetta di “mangia-allenatori” alla Zamparini o alla Cellino, con 35 cambi di guida tecnica in 15 anni. Terminata l’esperienza con i grifoni, Camilli è poi entrato a far parte del Pisa, prima di diventare direttore e patron della nuova Viterbese Castrense, che contribuì a far ripartire dall’Eccellenza dopo il fallimento. Sotto la sua guida, i leoni gialloblu sono tornati in serie C1, raggiungendo per due volte i playoff per andare in serie B. Ma il punto più alto è stata la vittoria della Coppa Italia di serie C, dopo aver sconfitto in finale il Monza di Berlusconi e Galliani. Se veramente dovessero essere confermate le voci su un suo arrivo a Civitavecchia, si tratterebbe della quinta nella sua carriera dirigenziale per Piero Camilli.

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