PHOTO
CIVITAVECCHIA – "Laddove c’è un sindaco uscente come a Civitavecchia, che ha recuperato anni di disastri non capisco perché bisogna cambiare". Parola del vicepremier Matteo Salvini che ha preso ad esempio il caso Civitavecchia, nei giorni scorsi, durante la conferenza regionale del partito.
«Dichiarazioni tutt'altro che ovvie – hanno commentato dalla Lega - utili a sgombrare il campo dai possibili equivoci causati da qualche disinformazione artatamente fatta circolare in città. L’investitura è arrivata direttamente dal leader nazionale, alla Conferenza Organizzativa regionale del partito, in vista dei fondamentali appuntamenti elettorali di giugno. Poche parole, ma dette con la consueta chiarezza cristallina: Matteo Salvini ha ribadito che Ernesto Tedesco è l’uomo più adatto a completare il percorso da quest’ultimo avviato negli ultimi difficili cinque anni». Il partito è chiaro. «Gli Stati generali della Lega Lazio ci lasciano in eredità l’onore e l’onere di ribadire, con pari dignità verso le altre anime del centrodestra – hanno aggiunto i salviniani - la centralità del nostro progetto e di garantirgli l’onda lunga di un secondo mandato nel quale mettere a frutto il lavoro non solo della Lega, ma di tutto il Centrodestra e delle realtà che fanno parte della squadra: Italcementi, Borgata Aurelia, la difesa del territorio da megaprogetti scellerati (come già fatto per l’Outlet di Fiumaretta), l’uscita dalla monocultura del fossile per entrare nel mondo dell’innovazione tecnologica, il rilancio degli impianti sportivi, il recupero della caserma De Carolis, i progetti urbanistici messi in campo e tante altre questioni hanno bisogno del secondo mandato per essere completate. Il momento di chiedere ai concittadini il giudizio sul nostro operato si avvicina – hanno concluso - ed abbiamo il dovere di trovare le ragioni per andare uniti, lasciando indietro incomprensioni e ripicche, senza complicarsi la vita. Stiamo lavorando partendo da solide basi, competenza e serietà, dimostrate dalla squadra in un periodo di difficoltà dovute a Covid e guerre e con oltre 100 dipendenti comunali andati in pensione».
Ma Forza Italia non ci sta a questa ricostruzione e torna a ribadire la propria posizione. Il commissario Roberto D'Ottavio fa sapere che il partito di Antonio Tajani non ha intenzione di sostenere la ricandidatura del sindaco uscente Ernesto Tedesco confermando di non voler ritirare l'appoggio alla corsa di Paolo Poletti. «Comprendiamo benissimo le ragioni che spingono Salvini a voler sostenere il sindaco uscente Ernesto Tedesco. Il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture – ha spiegato D’Ottavio - intende far valere e difendere la posizione in quota Lega e quindi è convinto di dover riconfermare l'avvocato che ha mal governato a Civitavecchia. Evidentemente egli pensa che il suo sindaco abbia ben agito per la città. Così non è e se ne accorgerà dopo il responso delle urne. Per quanto riguarda Forza Italia, infatti, noi non possiamo essere della sua opinione e non vogliamo in alcun modo supportare la candidatura di chi si è mosso in modo assolutamente egoistico, eliminando il confronto nella maggioranza ed estromettendoci dalla amministrazione. Tedesco ha completamente ignorato la lettera che gli ho inviato, dopo averla concordata con il senatore Fazzone, coordinatore di Forza Italia, inviata pubblicamente per evidenziare come il nostro partito non sia rappresentato in questa amministrazione da un consigliere che ormai è fuori da Forza Italia avendo scelto di coltivare interessi familiari anziché quelli della città e del partito. Noi continuiamo a sostenere con convinzione la candidatura di Paolo Poletti e del suo programma. La frattura non si verifica per responsabilità nostra – ha concluso D’Ottavio – ma per scelta della Lega che a proprie ragioni ritiene di dover portare avanti una candidatura per noi inaccettabile, ma essendo dei convinti sostenitori della democrazia facciamo il nostro in bocca al lupo a Salvini e all'avvocato Tedesco».