CIVITA CASTELLANA – «Nel distretto industriale di Civita Castellana c’è tanta ‘Italia leader’ e molto resta da fare per mantenere questi standard competitivi. Le istituzioni devono allinearsi alle esigenze delle imprese. La regione Lazio è qui e intende dare il massimo nel sostegno a questa straordinaria realtà all’avanguardia del made in Italy, individuando le strategie migliori lungo le due direttrici di marcia intraprese: innovazione e sostenibilità. Proprio in questi giorni stiamo lavorando a nuovi bandi, ma occorre un cambio di passo. Nella programmazione 2020-2027 le risorse ci sono, ma dobbiamo coinvolgere tutto il sistema burocratico per raggiungere gli obiettivi: non centrarli significherebbe perdere delle opportunità». In questi decisi termini si è espressa la vicepresidente della regione Lazio e assessora allo Sviluppo economico, commercio, artigianato, industria e internazionalizzazione, Roberta Angelilli, incontrando i vertici della Federlazio al termine della visita effettuata ieri ad alcune aziende industriali del polo ceramico di Civita Castellana. Un comprensorio manifatturiero, come ha sottolineato Luciano Mocci, direttore generale della Federlazio, incentrato sulla piccola e media impresa: «Il primo distretto industriale istituito dalla regione Lazio che rappresenta da sempre una realtà produttiva di notevole rilevanza, non solo per l’economia provinciale, ma per il fatto di contribuire all’affermazione nel mondo dell’eccellenza del prodotto made in Italy. Occorrono investimenti strategici, anche attraverso i fondi del Pnrr». Accompagnata dai responsabili provinciali della associazione della piccola e media impresa di Viterbo, la presidente Tiziana Governatori, il vice presidente Rino Orsolini e il direttore Giuseppe Crea, insieme al presidente dell’ Apea, Antonio Sini, al coordinatore Alberto Cataldi, e ai sindaci di Civita Castellana e Fabrica di Roma, l’assessora Angelilli ha potuto visitare alcune realtà produttive del polo ceramico, visionando gli impianti, le principali innovazioni introdotte e le nuove linee di prodotto, all’insegna della qualità e del design, sempre al passo con la continua e irrefrenabile evoluzione delle tendenze dei mercati. Presso la Ceramica Cielo Spa di Fabrica di Roma è stata accolta da Dimitri Mei amministratore delegato di Ibd che fa capo al gruppo Mittel e annovera tre aziende del distretto, Ceramica Cielo, Galassia e Disegno Ceramica, con un organico compressivo di oltre 400 dipendenti ed un fatturato globale di 78 milioni. Una realtà produttiva che esporta in oltre settanta paesi ed è in costante evoluzione, anche attraverso la imminente acquisizione di nuove aziende, soprattutto nei settori della rubinetteria e degli accessori per l’arredo-bagno. Il programma della visita è proseguito alla Scarabeo Ceramiche Srl dove l’assessora regionale ha incontrato il titolare Gianni Calisti, vice presidente della Federlazio di Viterbo. Un’azienda che rappresenta uno dei tanti esempi di imprenditoria familiare, nata da un’idea coraggiosa e divenuta poi un’eccellenza del settore, superando i 100 lavoratori ed i 14 milioni di fatturato, con oltre l’80 per cento di export. «Questa è un’azienda che continua ad investire per migliorarsi», ha illustrato Calisti, presentando l’avanzata tecnologia che presiede l’intero ciclo produttivo e il forno di ultima generazione in parte finanziato attraverso l’Apea – distretto industriale di Civita Castellana, di cui la Scarabeo è stata tra i fondatori. «E questo – ha sottolineato Il Presidente dell’Apea Antonio Sini – è un segno di come si cammini a grandi passi in questa direzione: dare un taglio green al distretto ceramico, che punta a un futuro sostenibile, impegnandosi affinché l’attività produttiva ponga attenzione agli impatti ambientali, generando risultati migliori anche in termini di competitività». La visita al distretto ha fatto poi tappa all’Alice Ceramica Srl dove la vicepresidente della regione Lazio Robertta Angelilli è stata accolta dal titolare, Mauro Rossi. Un’azienda che in breve tempo ha superato i 110 dipendenti e 16 milioni di fatturato, di cui circa la metà sui mercati internazionali. Dal dialogo aperto e costruttivo con l’imprenditore, sono emersi i problemi prioritari che attanagliano le aziende, dopo aver faticosamente superato le difficoltà della pandemia, ed ancora alle prese con gli effetti della guerra in Ucraina ed i rincari energetici. E qui, inevitabilmente, il confronto si è incentrato sui ritardi infrastrutturali, il peso della burocrazia e i problemi del reperimento di manodopera specializzata. Su questo punto la presidente della Federlazio di Viterbo, Tiziana Governatori, ha posto l’accento sul «ruolo strategico ed irrinunciabile della formazione, che deve essere al servizio delle imprese, in particolare quelle innovative di cui siamo orgogliosi e coniugarsi con l’arricchimento tecnologico che è in essere. Abbiamo bisogno di velocizzare i nostri progetti».

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