CIVITAVECCHIA - Nulla di fatto per l’incontro ch e si è svolto martedì scorso tra i sindacati e la società Petroli Investimenti del Gruppo Ludoil, nell’ambito della vertenza aperta dall’Usb a seguito della volontà della società di esternalizzare il servizio di monitoraggio off-shore e antinquinamento marino, cedendo alla Tecnomate il ramo d’impresa costituito dalla motonave Ecostar e da 6 lavoratori.

Al momento il presidio iniziato prima di Capodanno fuori i cancelli dei depositi sull’Aurelia è sospeso: sono in corso valutazioni a 360 gradi per capire come procedere e che tipo di iniziativa mettere in atto prima della chiusura della procedura, prevista per la metà del mese.

A quanto pare, infatti, ognuno è rimasto sulle proprie posizioni.

«Purtroppo l’incontro con l’azienda non è andato come speravamo - ha infatti confermato Roberto Bonomi di Usb - nonostante i numerosi rilievi che abbiamo rappresentato, la Petroli Investimenti ha infatti ritenuto di confermare le proprie posizioni e quindi di proseguire con la cessione del ramo d’azienda relativo al servizio di antinquinamento. Non per questo spariscono però i vizi di legittimità di una procedura che, secondo noi, per quanto riguarda l’individuazione del personale da trasferire, non risulta coerente alle disposizioni di legge ma pare piuttosto orientata ad espellere i 6 lavoratori coinvolti. Lavoratori che, come denunciato, sono casualmente tutti iscritti a Usb».

Motivo per il quale il sindaco ha comunque richiesto a Petroli Investimenti «di riflettere ancora sulla cessione del personale, proponendo in alternativa la cessione della sola motonave Ecostar e la ricollocazione dei lavoratori in altre attività del gruppo - ha aggiunto Bonomi - caratterizzate da carenza di organico. Se questo non accadrà, daremo ovviamente seguito a tutte le necessarie iniziative sindacali e di tutela legale, tanto dell’organizzazione - ha concluso il sindacalista - che degli interessati».

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