LADISPOLI - «Abbiamo notato 6 piccoli tra via Fontana Morella e il parco del Cavallaro. Sono sempre di più in questa zona». Corrado Battisti, gestore della palude di Torre Flavia per Città Metropolitana, mette in guardia visitatori e residenti. I cinghiali continuano a riprodursi tranquillamente nei sentieri del monumento naturale di Ladispoli e di conseguenza è facile trovarli in spiaggia. «Da quel che sappiamo – aggiunge Battisti - i parti tra femmine parenti sono sincronizzati. Le partorite sono bifasiche cioè coi piccoli si alimentano di giorno e di notte per la produzione del latte». Nel video di un volontario della palude, si notano i due adulti sbucare fuori con i sei cuccioletti striati a poca distanza dall’arenile pubblico.

Un bel problema questo quando nelle prossime settimane la spiaggia verrà presa d’assalto, almeno nel week end, dai turisti. Nei mesi scorsi si era parlato di catturare gli ungulati per trasferirli in ambienti più idonei, proposta però mai attuata da chi di competenza. Il Comune ha delegato la competenza a Regione e Città Metropolitana ma finora nessuno è intervenuto. La scorsa settimana alcune persone hanno avuto un incontro ravvicinato con un cinghiale adulto proprio sull’arenile di Torre Flavia. «Effettivamente la loro presenza – prosegue Battisti - sta diventando un problema qui. L’altro giorno un cittadino se l’è vista brutta ed è fuggito mentre stava tranquillamente a spasso sulla sabbia. Questi esemplari da tempo si sono stabiliti nei sentieri della palude. Tra qualche settimana la costa sarà piena di villeggianti. Si era parlato di posizionare delle gabbie per catturarli ma al momento non ci sono comunicazioni a riguardo». L’assessore comunale all’Agricoltura chiede celerità negli interventi.

«Effettivamente la situazione sta sfuggendo un po' di mano – ammette Riccardo Ferri – auspico si arrivi ad utilizzare le gabbie per catturare i cinghiali». Spesso gli studenti delle scuole visitano la preziosa riserva ma di questi tempi avventurarsi nei sentieri dell’oasi è assai pericoloso. I timori sono anche per i volatili in via d’estinzione che hanno da poco nidificato in spiaggia. «Sono infatti state trovate quattro uova nella zona nord della palude a Campo di mare – sottolinea Rita Paone, responsabile di Marevivo Lazio – mi auguro che Città metropolitana abbia già provveduto a proteggerle anche con un recinto. A sud invece ci sono le uova dei fratini, speriamo si possano salvare».

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