LADISPOLI – «Il futuro bosco urbano è sommerso da piante infestanti», è la critica dell’opposizione con Governo Civico. «Solo polemiche strumentali: l’area è curata e seguita giorno dopo giorno», è la replica stizzita dalla maggioranza con le parole del delegato alle Aree protette di Ladispoli, Filippo Moretti. Si torna a parlare del progetto “Arbolia” dove più di anno fa erano state messe a regime migliaia di alberi al confine tra i rioni Cerreto e Campo Sportivo. Per la minoranza la zona sarebbe stata lasciata allo sbaraglio. «Il 17 marzo 2022 la società Arbolia, in collaborazione con il comune di Ladispoli, ha realizzato una nuova cintura verde a ridosso del fosso Sanguinara con l’obiettivo di ottenere benefici per un ecosistema vicino ad un corso d’acqua dolce, sviluppare un’importante nicchia ecologica per fauna e avifauna locali e per ridurre le emissioni di Co2». Poi l’accusa dei civici: «A distanza di un anno del bosco resta solo l’idea iniziale, tutta l’area giace sommersa da una foresta di piante infestanti ormai fuori da ogni controllo». Non tarda ad arrivare la replica della Giunta. «Intanto sono state avviate già nei giorni scorsi le falciature – commenta Filippo Moretti – che la ditta da programmazione esegue regolarmente. L’erba è normale che cresce in questa fase, è una dinamica naturale che forse sfugge a Governo Civico. Le piante vengono innaffiate e godono di buona salute. Tra l’altro, quelle che chiamano piante infestanti, sono invece necessarie affinché le piantine piccole possano ripararsi dal sole e dalla siccità».

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