LADISPOLI – Il gip del Tribunale di Perugia- su richiesta della Procura - ha disposto il sequestro di beni mobili e immobili per un valore di oltre un milione di euro nei confronti di un imprenditore di Santa Marinella, ritenuto dominus occulto di alcuni autosaloni dislocati nelle province di Roma e Perugia.

Dalle indagini delle Fiamme gialle della Compagnia di Ladispoli sarebbe emerso un vorticoso giro di fatture false tra alcune società, tutte intestate a "teste di legno", finalizzato alla costituzione di crediti iva da richiedere a rimborso e pianificato con la consulenza di un commercialista di Città di Castello (PG).

Gli accertamenti dei finanzieri avrebbero fatto luce anche su “disinvolte operazioni di scissione” con la creazione di nuovi soggetti giuridici, poste in essere per svuotare il patrimonio delle società con disponibilità di attivo e sottrarsi così alle azioni di recupero dell'amministrazione finanziaria, nonché sull'artificiosa costituzione di una società domiciliata a Lussemburgo, sempre riconducibile all'imprenditore, cui venivano destinati i proventi della frode fiscale, per il tramite di un fittizio contratto di finanziamento.

Gli elementi raccolti dai militari hanno consentito di richiedere ed ottenere dal gip il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche "per equivalente", di beni per un valore corrispondente alle imposte evase pari a oltre 1,2 milioni di euro, che ha riguardato 5 appartamenti, 2 terreni, quote societarie, crediti verso terzi e liquidità.

Per gli indagati, le ipotesi di reato vanno dalla omessa presentazione della dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi e dell'IVA, all’auto riciclaggio ed alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale. Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. La presunzione di innocenza si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA