Un progetto che si pone l’ambizioso obiettivo di rilanciare il turismo nella provincia viterbese: è stato infatti firmato a Palazzo Gentili dal direttore di Progetto Sviluppo Etruria–Tuscia della International Consulting, Mauro Belli, e il presidente della Rete Destinazione Sud ,capofila del progetto “ Turismo di Ritorno 2023-2028”, Michelangelo Lurgi, il protocollo d’intesa.


La Rete per supportare il progetto ha costituito un Comitato promotore nazionale e internazionale, che conta già oltre mille istituzioni, tra le quali più di 600 comuni, oltre a Fondazioni, Associazioni nazionali, Comunità montane, Proloco, Consorzi, Reti d’impresa, Gal, Parchi, Distretti turistici, Network, Società di sviluppo regionali, Associazioni e Fondazioni degli Italiani nel Mondo. Al comitato promotore hanno aderito tra gli altri: Uncem (nazionale), Unpli (nazionale), Borghi più belli d’Italia (nazionale), Borghi Autentici d’Italia (nazionale), Paesi Bandiera Arancione (nazionale), I Parchi Letterari (nazionale), I Distretti Turistici (nazionale), Gruppo Stampa Turistica (nazionale).


Le tematiche i programmi e le azioni previste dall’accordo stipulato, saranno integrate possibilmente ai progetti: Pnrr, ministeriali e regionali, alle Reti di imprese, alle attività delle Dmc e Dmo BelliItalia, Digital Euronet Project, ArtsItal. Il Network progettuale - esecutivo di Progetto Sviluppo Etruria–Tuscia ed i suoi Centri Sviluppo, con architetti, ingegneri, project manager, docenti universitari, dirigenti apicali e specialisti delle varie associazioni di categoria, avvocati di diritto pubblico-privato e internazionale, amministratori e dirigenti delle migliori aziende italiane ed europee, che lavoreranno sinergicamente con la Rete destinazione per supportare gli enti locali, le imprese, le associazioni ed i cittadini dei vari territori della Etruria–Tuscia. Nella provincia di Viterbo hanno già aderito oltre venti Comuni, ed altri hanno manifestazione di partecipare.


Questo progetto di rete tra gli italiani nel mondo, grazie ai mezzi digitali e agli scambi commerciali e culturali che genera, è una buona opportunità per creare sviluppo, lavoro, occupazione ,non solo nel settore del turismo, ma anche in quello enoagroalimentare artigianale, immobiliare,industriale e delle piccole e medie imprese .


E’ un vero progetto multicanale di internazionalizzazione che potrà portare sicuramente benefici all’Etruria–Tuscia e non solo.