CIVITAVECCHIA – Arrivano numerose le adesioni per la manifestazione “Donna libera tutte”, in programma venerdì 8 marzo, con il corteo che partirà dal piazzale del Tribunale per arrivare in centro. 

USB CIVITAVECCHIA – Come Organizzazione Sindacale abbiamo colto da subito la necessità di strappare una giornata simbolica come quella dell’8 marzo, alla retorica della ricorrenza rituale per ricollocarla coerentemente nel suo spazio naturale: la lotta. È anche per questo che come USB Civitavecchia aderiamo convintamente alla manifestazione “Donna Libera Tutte” che ci terrà in città venerdì 8 marzo. Sono infatti tanti i nessi strutturali che compongono la violenza contro le donne e quella di genere e se da una parte il dato più drammatico è rappresentato sicuramente dal numero crescente di stupri e femminicidi, dall’altra non possiamo sottovalutare la violenza culturale, istituzionale ed economica. Ed è proprio sulla violenza economica che come sindacato abbiamo maggiormente focalizzato la nostra attenzione e il nostro intervento in questi anni. In quella zona di stretta connessione tra un lavoro produttivo fatto di bassi salari, lavoro intermittente, precario, sfruttato, sottopagato e povero, e un lavoro di cura gratuito che pesa, per oltre il 75%, sulle donne. In un Paese con il tasso di occupazione femminile tra i più bassi in Europa continuano ad essere migliaia e migliaia le donne (45 mila nel solo 2022) costrette a lasciare la loro occupazione per dedicarsi a tempo pieno a quel “lavoro di cura" che, in assenza di un welfare universale, impedisce a tantissime donne quell’autonomia economica senza la quale ogni possibilità di fuoriuscita dalla violenza domestica diviene praticamente impossibile. C’è poi un altro aspetto che riguarda molto da vicino nella nostra attività sindacale e si tratta ovviamente del numero crescente di discriminazioni, molestie e ricatti contro le donne e di genere che avvengono in tutta Italia ogni giorno nei posti di lavoro, pubblici e privati. Dai ricatti subiti per l’accesso o per il mantenimento del posto di lavoro al part time involontario; dal disconoscimento delle norme sulla maternità (congedi, allattamento) al ricatto di turnazioni che rendono inconciliabile la funzione genitoriale e di cura, fino alle molestie sessuali vere e proprie che, una volta portate allo scoperto, sfociano quasi sempre in vero e proprio mobbing ai danni di chi denuncia. È per contrastare tutto ciò che, in un’ottica di genere, USB, in collaborazione con la ONLUS Rete Iside, sta aprendo in tutta Italia sportelli dedicati alle donne e alle persone LGBTQUIA+. E’ per questi motivi che l’8 marzo scenderemo in piazza a Civitavecchia per essere al fianco delle promotrici e dei promotori della manifestazione “Donna Libera Tutte”. Contro ogni violenza di genere, contro ogni disparità, contro ogni discriminazione, dentro e fuori i posti di lavoro.

UNIONE POPOLARE – Unione Popolare Civitavecchia aderirà alla manifestazione indetta per il prossimo 8 marzo, "Donna libera tutte". Le conquiste attraverso le lotte che si sono susseguite negli anni per l'affermazione dei diritti delle donne e delle soggettività lgbtqi+ sono sotto attacco. Esiste un problema di radice culturale che lega sistematicamente ogni tipo di oppressione e di violenza. Ci sembra infatti che da tempo si stia imponendo in Italia una cultura conservatrice e bigotta, rivendicata e difesa da tutte le forze politiche che sono oggi al governo del Paese e con la quale si provano ad imporre logiche oscurantiste e dichiaratamente contrapposte alle libertà di genere e alle conquiste politiche e sociali che le donne hanno raggiunto negli ultimi decenni . Una cultura che ci sembra essere direttamente connessa a quelle logiche violente e machiste che non si fanno problemi ad alimentare quei conflitti che oggi mietono centinaia di migliaia di vittime innocenti in mezzo mondo. Logiche di guerra che rischiano di far ripetere ciò che la storia avrebbe dovuto insegnarci a rifiutare ad ogni costo e che invece si ripropongono in tutta la loro drammaticità. Logiche che legittimano o addirittura alimentano conflitti o, come nel caso del popolo palestinese, tacciono di fronte a forme disumane di genocidio. Visioni del mondo e della società che detestiamo e che ci spaventano profondamente. Manifestazioni di una cultura patriarcale e reazionaria che, da una parte mette ancora oggi in discussione il diritto all'interruzione volontaria di gravidanza e non fa nulla per colmare quella disparità salariale più volte denunciata dal movimento femminista e dall’altra lucra sfacciatamente sulla vita e la morte di milioni di disoccupati, precari, lavoratori e lavoratrici. Di fronte a queste disparità, a queste ingiustizie, a queste provocazioni, tutte collegate tra loro, diventa quindi necessario ribellarsi e lottare. Anche per questo quando giorno dopo giorno ci arrivano notizie di soprusi e violenze contro le donne non pensiamo mai alla pura e semplice casualità, all’episodio isolato, al gesto di un folle. Violenza fisica, psicologica, controllo della vita fino all’annullamento della persona non sono soltanto tragiche esperienze personali, ma diretta espressione di quella cultura patriarcale contro la quale ci battiamo ogni giorno. La liberazione delle donne e delle soggettività lgbtqi+ da ogni tipo di oppressione passa quindi anche dalle lotte contro il classismo, il razzismo e l’omofobia, perché tutte le lotte sono legate dall'oppressione di un sistema patriarcale e capitalista. Ringraziamo quindi le giovani organizzatrici che hanno sentito il bisogno scendere in piazza anche a Civitavecchia durante la Giornata Internazionale della donna. L’8 marzo saremo con loro e invitiamo tutte e tutti ad unirsi a questa bella manifestazione, perché, come diceva Rosa Luxemburg “la libertà delle donne è il segno della libertà sociale” e oggi più che mai a certe libertà non vogliamo proprio rinunciare.

NO AL FOSSILE E FRIDAY FOR FUTURE – Come collettivi territoriali attivi da anni in città contro l’inquinamento, l’emergenza climatica e le ingiustizie sociali, condividiamo totalmente lo spirito con il quale è stata lanciata per il prossimo 8 marzo l’iniziativa cittadina “Donna Libera Tutte”. Infatti riteniamo da sempre che le lotte che portiamo avanti dentro e fuori il contesto cittadino non siano semplici vertenze settoriali, ma costituiscano un insieme di esperienze e di rivendicazioni solo apparentemente diversissime tra loro, ma che in realtà sono tutte connesse e comunicanti. È per questo che nella nostra battaglia contro l’utilizzo dei combustibili fossili abbiamo sempre dato spazio alle rivendicazioni sociali delle lavoratrici e dei lavoratori; è per questo che non abbiamo mai considerato la nostra esperienza come la semplice espressione di una lotta locale; è per questo che abbiamo sempre aderito e continueremo a partecipare alle iniziative di Non Una Di Meno e di tutti quei collettivi che non si limitano ad affrontare un tema specifico, ma vedono nella cultura patriarcale e nelle sua struttura dominante, l’espressione di un sistema economico, politico e culturale che è lo stesso identico contro il quale ci battiamo per difendere il nostro territorio, i nostri diritti e la nostra vita.