Un milione e mezzo di euro. A tanto ammonta il debito fuori bilancio, relativo alla vicenda Esattorie, che prevede da parte del Comune la restituzione della cospicua somma all’assicurazione.

Un contenzioso che verteva sui quattro milioni e mezzo di euro di tasse e tributi riscossi da Esattorie per conto di Palazzo dei Priori e che, secondo l'amministrazione, non erano mai stati versati nelle casse comunali.

La vertenza, poi con una serie di sentenze, aveva portato l'assicurazione a erogare tre milioni di euro al Comune.

Ora secondo l’ultima sentenza della Corte d’appello, datata 2019, l'amministrazione deve restituire un milione e mezzo di euro.

Di tutto ciò, scartabellando le sentenze che si sono succedute negli anni, avrebbe dovuto discutere ieri la seconda commissione.

La pratica è stata invece liquidata con una seduta flash di dieci minuti, scatenando le recriminazioni dei gruppi di opposizione che, al momento del voto, si sono appellati all'articolo 47 comma 4. Ossia sono rimasti in aula senza votare, promettendo battaglia in consiglio comunale.

Come dichiarato da Alvaro Ricci, capogruppo Pd: «Ci riserviamo di approfondire la questione, che è delicata, dal punto di vista tecnico e politico in aula».

L'approvazione lampo in seconda commissione è stata stigmatizzata anche dalla consigliera Luisa Ciambella.

«Una discussione così fulminea non me l’aspettavo. Anche perché alle 10.10 già si era votato, mi pare che un tema così importante meritasse attenzione e lo faremo in consiglio comunale».

All’epoca dei fatti, la capogruppo di Per il Bene Comune, ricopriva gli incarichi di vicesindaco e assessore al Bilancio e in virtù di ciò tiene a sottolineare che: «I conti del Comune sono in sicurezza perché nel momento in cui una sentenza ci ha restituito i 3 milioni, noi dell’amministrazione Michelini non abbiamo speso una lira. E dal 2019 abbiamo accantonato quei soldi».

«Il Comune deve restituire un milione e mezzo dei 3 della polizza fideiussoria che la penultima sentenza ci aveva riconosciuto. Si tratta di sentenze che devono essere valutate bene - conclude la Ciambella - e in consiglio sostanzierò nei dettagli tutto ciò che c'è da dire».