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ALLUMIERE - Tolfama vincitore del primo Bando Europeo “Festivals Fund for Emerging Artists”. Il Festival Internazionale delle Arti Improvvisate “Tolfama” promosso da 12 anni dalla Scuola Nazionale d’Improvvisazione Teatrale Vicolo Cechov (condotta da Roberto Rotondo, Fabio Astolfi e Stella Elia Perrone) in stretta collaborazione con il Comune di Tolfa, è risultato vincitore del primo Bando Europeo “Festivals Fund for Emerging Artists”, promosso dalla European Festivals Association (EFA) attraverso il Programma Europa Creativa. Con il progetto “Sabir Project Collective”, promosso in collaborazione con Improvizza Festival (Malta), Mount Olymprov Festival (Grecia) e Mahdia Festival (Tunisia), Tolfama sbarca per la seconda volta in Europa, dopo le due edizioni del Festival realizzate nel 2019 e nel 2020 in modalità virtuale, che hanno coinvolto più di 100 improvvisatori teatrali da tutto il mondo e fatto conoscere questo grande evento oltre i confini italiani. Il Progetto Sabir, con la direzione artistica di Enrico D'Agata e Martina Pavone e il coordinamento di Francesca Ciaralli, prevede la realizzazione di una residenza artistica a Malta a cura del Collettivo di Artisti Sabir, composto da 12 improvvisatori provenienti da 8 paesi del Mediterraneo (Italy, Turkey, Malta, Spain, Algeria, France, Greece and Tunisia): il gruppo, dal 2016, lavora sull’improvvisazione teatrale come strumento di promozione e condivisione delle differenze culturali ed espressione sociale, politica e identitaria. Il Collettivo ha realizzato residenze in Italia (Tolfa 2022) in Spagna (Barcellona 2019) e in Turchia (Instabul 2017)Nel Manifesto ufficiale del Collettivo si legge “Crediamo che, in quanto persone privilegiate che possono raccontare storie su un palcoscenico a un pubblico reale, abbiamo la responsabilità sociale ed etica di rendere quelle storie inclusive e di impatto, al fine di cambiare la narrazione contro gli stereotipi che possono limitarci e favorire potenti ponti per la condivisione”. E ancora “Sabir è un'opportunità per rendere la “Social Improv” uno strumento davvero speciale, utile a migliorare l'empatia della nostra società e promuovere un nuovo modello di diversità consapevole e inclusiva”.
Nella scorsa edizione di Tolfama, il Collettivo si è esibito al Polo Culturale di Tolfa stupendo il pubblico con uno spettacolo di Improvvisazione realizzato attraverso l’uso di 7 lingue diverse (italiano, spagnolo, arabo, turco, francese, inglese e maltese). Gli improvvisatori, che provengono tutti da Paesi del Mediterraneo ma da culture diverse, possiedono, allo stesso tempo, una storia e radici fortemente condivise.Credono che questa diversità sia il loro patrimonio più prezioso e, attraverso Sabir, sfruttano i propri terreni comuni promuovendo la propria diversità culturale grazie al potere dell'improvvisazione teatrale. Cosa significa “Sabir”?La "lingua franca" o "sabir" era una lingua non ufficiale in uso nel bacino del Mediterraneo tra l'XI e il XIX secolo. Basata principalmente sul veneziano e sullo spagnolo, ha preso in prestito terminologie berbere, turche, francesi, greche e arabe. Questo mix di lingue era usato principalmente per le transazioni commerciali e la diplomazia ed era molto comune tra gli schiavi. La prima tornata di contributi di EFA sosterrà 142 festival e 43 artisti (singoli, duo, compagnie, ensemble o gruppi) provenienti da 16 diverse discipline e 34 paesi. "Con immensa gioia annuncio che il Tolfama (Festival Internazionale delle Arti Improvvisate) ha vinto il Bando dell’European Festivals Fund for Emerging Artists - European Festivals Association (EFA) - spiega Francrsca Ciaralli, una delle organizzatrici del Tolfama - il progetto, che ho avuto il piacere di ideare e avrò l’onore di coordinare, prevede la realizzazione di una residenza artistica a Malta a cura del Collettivo di Artisti Sabir, composto da improvvisatori provenienti da 9 paesi del Mediterraneo (Italy, Turkey, Malta, Spain, Algeria, France, Greece and Tunisia) e diretto da Enrico D'Agata e Martina Pavone, che dal 2016 lavora sull’improvvisazione teatrale come strumento di superamento delle differenze culturali ed espressione sociale, politica e identitaria".