PHOTO
TARQUINIA - I ragazzi del Cardarelli di Tarquinia al campus Stem e astrofisica a Bardonecchia. Durante i tre giorni dedicati al progetto, promosso dalla Scuola di Lagrange dell'Università di Torino, i ragazzi sono stati impegnati in corsi di fisica delle particelle, relatività, analisi e informatica tenuti da professori di alto livello, provenienti dall'Università e dal Politecnico di Torino.
I corsi contavano gruppi di 30 ragazzi circa per volta, questi ultimi, rispettando tutte le regole di sicurezza anticovid
Il Campus ha visto la partecipazione di 260 ragazzi provenienti da tutta l’Italia molto motivati, corretti, puntuali e sempre entusiasti delle proposte fatte loro. I 12 ragazzi del Cardarelli, iscritti al triennio del liceo scientifico tradizionale, del liceo scientifico opzione scienze applicate, ma anche del liceo classico sono tornati a casa arricchiti da un bagaglio di informazioni che riguardano la topologia, i frattali, la relatività ristretta e generale, lo studio dell’universo o un corso di programmazione in Python che serviranno loro come trampolino di lancio verso il percorso che vorranno intraprendere dopo il diploma.
Questa attività viene inoltre riconosciuta come attività PCTO (alternanza scuola lavoro) e questo è decisamente appetibile per ragazzi che dedicheranno molta parte della loro vita allo studio. Inutile dire che gli studenti si sono divertiti molto, nonostante sia un momento estremamente delicato per stare tutti insieme, ma sono stati sempre scrupolosi nel rispettare le regole che sono state loro proposte.
Irene ha ringraziato i professori e la scuola per le giornate intense: “Sono stati giorni che sono sicura non dimenticherò e nei quali ho scoperto cose nuove tanto su di me quanto sul mondo scientifico”. Maria Laura, alunna del liceo classico, ha detto che per lei è stata una sfida e che la sua vittoria è aver capito che la fisica è un mondo affascinante che continuerà ad esplorare. "A me, docente accompagnatrice - scrive Daniela Ricci - questa esperienza, che ripeteremo sicuramente, ha lasciato molti contatti con professori di grande livello che possono arricchire la didattica di tutto il nostro Istituto con l’uso di metodologie coinvolgenti e stimolanti, una visione globale della didattica STEM in continua evoluzione, ma soprattutto la consapevolezza che la scuola è fatta di ragazzi che vanno aiutati, stimolati a volte “recuperati”, ma anche di studenti meritevoli, brillanti, curiosi che sanno che la loro vita sarà fatta di studio, ma è proprio questo il bello!".