CIVITAVECCHIA – A Civitavecchia gli Accompagnatori turistici si mobilitano contro tariffe basse e abusivismo. A comunicarlo è l’associazione nazionale Agilo che, in una nota, spiega: “Al Porto di Civitavecchia – dice il presidente Paola Di Giovanni – quest'anno finalmente qualcosa si è mosso. Dopo circa un decennio dalla nascita della nostra Associazione di categoria (e la conseguente "espulsione" dal Porto dei suoi primi dirigenti), il 2023 sarà ricordato come l'anno in cui la l'insofferenza degli Accompagnatori abilitati ha trovato uno sfogo ed un primo cedimento da parte dei maggiori Tour Operator che gestiscono i servizi per le compagnie crocieristiche. L'invio ai Tour operator da parte di Agilo di un tariffario concordato con i lavoratori del Porto, sulla scia di quelli esistenti (ed applicati) da anni in altre realtà crocieristiche italiane ha definitivamente smosso la melma in cui i compensi erano impantanati. Certo le risposte sono state diverse (ah, per la cronaca risposte ufficiali non ce ne sono proprio state) con chi ha alzato "spontaneamente" le tariffe di 30 euro (un solo T.O.), chi di 10 e chi addirittura di 5…. Per servizi di 12/14 ore di un professionista a partita Iva, a cui fino a ieri rimanevano in tasca circa 5 euro netti all'ora. E c'è anche chi minaccia di formare nuovi Accompagnatori con corsi online per continuare a pagarli 90 euro lordi (a cui sottrarre INPS e tasse per una percentuale fino al 40%!).

Di certo i T.O. che gestiscono le navi a Civitavecchia come a Genova per le compagnie crocieristiche hanno cominciato a capire che non si può pagare uno stesso servizio qui a 120 e li a 220 euro, approfittando della necessità di dover lavorare… per sopravvivere”.

La solidarietà di Agilo “va agli accompagnatori di Civitavecchia, vittime di questo sistema di sfruttamento condito da abusivismo galoppante, denunciato più volte da noi e da USB, e reso noto anche alle autorità competenti in Porto; ma va anche agli stessi dipendenti dei T.O. mandati a comunicare tariffe bassissime e a richiedere disponibilità con mail anonime con cui inviano tariffari persino per gli "accompagnatori senza patentino", categoria inesistente e contra legem.

Spauracchio da utilizzare per tenere basse le tariffe e le teste. Ma il vento sembra cambiare, ed il primo aumento (che in molti casi non copre neanche parte dell'inflazione, sia chiaro) dopo anni di riduzioni, e l'atteggiamento di molti Accompagnatori storici è un segnale forte – conclude Di Giovanni – per chi in questi anni si è approfittato di operatori tra i più qualificati d'Italia”.

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