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È un pareggio che lascia qualche rammarico quello che ha raccolto il Civitavecchia, che ha fatto 1-1 sul campo della Boreale nello scontro diretto del campionato di Eccellenza. Ai punti, molto probabilmente, l’avrebbe vinta la Vecchia, ma è calcio non pugilato. Grida ancora vendetta, nonostante tutto, il palo colpito da Vittorini nel primo tempo, così le altre sue limpide occasioni capitate allo stesso giocatore in corso d’opera. Prima della gara è stato osservato un minuto di raccoglimento in ricordo di Fabrizio Poggi, presidente della Bellettieri, scomparso nei giorni scorsi. E come detto, l’incontro si gioca a porte chiuse, un vero peccato le assenze di tifoserie e seguaci del calcio dilettantistico domenicale per un match che potrebbe definire qualcosa di importante. Purtroppo tre delle quattro maggiori aspiranti al salto di categoria si trovano in questa situazione, fa davvero male vedere impianti vuoti dopo tutto quello che c’è stato a causa del Covid. La squadra di casa guidata da mister Granieri si presenta con Salvati tra i pali, poi in rigoroso numero di maglia Caselli, Buccioni, Fonte, Massimiani, Casavecchia, De Montis, Cannillo, Barbarella, Petrini e Amico. Sul fronte opposto mister Caputo opta per Sarracino tra i pali, Paolo Cerroni e Funari sulle fasce a far supporto a Serpieri e Fatarella centrali di difesa. Davanti a tutti Luciani e Vittorini col supporto nella mediana di centrocampo di Hrustic e Proietti centrali con Gagliardi e Luchetti ad agire sulle fasce. Tatticismo allo stremo nei primi dieci minuti, le difese controllano e, come prevedibile, si parte con poche occasioni da gol, quindi ogni situazione va capitalizzata. I minuti passano e più tonica sulle seconde palle sembra la Vecchia, la Boreale impensierisce poco i neroazzurri nelle manovre offensive, ma gestisce bene il pericolo Vittorini. Petrini per Cannillo al ventesimo, dopo un’imbucata centrale di Barbarella, con la sfera che si spegne alta: questo il primo lampo della gara ed è di marca Boreale. Gioco frammentato al Don Orione, la squadra di casa ha più possesso ma con scalzi risultati, mentre i neroazzurri sembrano ancora nel loop di studio ma pronti a ripartire alla prima occasione. Alla mezz’ora la Vecchia fa gridare al gol con Vittorini, sarà la più pericolosa nel primo tempo, errore di Massimiani ai trentacinque metri con il centravanti che ruba la sfera e si invola ma, a tu per tu con Salvati, calcia sfortunatamente sul palo. Non è finita, l’azione prosegue e sulla testa di Luchetti arriva il cross col contagiri di Gagliardi; ma senza nessun esito. La Boreale sembra arginata nelle manovre, i nerazzurri con Gagliardi e Luciani in primis sono più continui nella metà campo avversaria. Parità assoluta dopo quarantacinque minuti al Don Orione. Le occasioni sono state col contagocce e la più pericolosa è capitata ai neroazzurri. Un minuto del secondo tempo e Luciani ben posizionato, dopo il cross di Gagliardi, manda alto. Le due squadre praticamente si annullano sul terreno di gioco, la posta in palio è troppo alta. I neroazzurri protestano per un atterramento in area di Paolo Cerroni, sull’altro fronte per un tocco di mano sul cross di Casavecchia, ma Antonini in entrambi i casi lascia giocare. Serve un quarto d’ora per la risposta della Boreale, è di Fonte la conclusione che si spegne anch’essa alta. È il ventesimo quando Vittorini nel cuore dell’area tra i piedi la palla del vantaggio, si supera però Casavecchia per ostruire la conclusione. Serve un guizzo, un lampo magari da palla ferma, per sbloccare una gara sostanzialmente equilibrata se si toglie il palo colpito dai neroazzurri nel primo tempo. La gara si sblocca al ventitreesimo a conclusione di un’azione avvolgente di Vittorini sull’out sinistro, con il neo entrato Ferrari che, colpevolmente lasciato solo sul palo, raccoglie il cross col contagiri di Luciani e insacca. Dura poco il vantaggio, ci pensa Massimiani con un fendente dal limite dell’area a superare Sarracino e riportare i suoi sul risultato di parità. Tutto da rifare, per entrambe, con la notizia che l’Anzio ha vinto al Sale di Ladispoli ed è a più tre, mentre hanno accorciato in classifica dopo le loro vittorie la W3, Primavera e Aurelia Antica. Ferrari per Vittorini con Salvati che respinge col corpo. È la mezz’ora, o giù di lì, la Vecchia ci crede nella vittoria ma di occasioni non ce ne saranno più. Per nessuno delle due. Si tratta di un pareggio accettabile per quello che è avvenuto, ma il Civitavecchia non ha saputo sfruttare le occasioni che ha avuto e non ha saputo mantenere il vantaggio, durato una manciata di minuti. «Abbiamo un po’ di rammarico - spiega mister Paolo Caputo - perché abbiamo avuto delle occasioni importanti che non siamo riusciti a sfruttare. Mi dispiace, tatticamente siamo stati perfetti, i ragazzi hanno fatto una gran gara. Solo sulla fase del palleggio eravamo un pochino sotto tono, soprattutto dopo il pareggio, come se ci fossimo abbattuti per la rete. Poi ci siamo ripresi ed abbiamo cercato di portare a casa l’intera posta in palio. Abbiamo creato tanto, ma un pareggio ci poteva stare. Sono contento, ma un po’ rammaricato. È stata una settimana in stand-by, ora chi avrà più birra in corpo la spunterà per il campionato. I ragazzi sono in crescita ed hanno consapevolezza degli importanti mezzi che hanno».
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