Con la sconfitta di sabato per 0-3 contro il VBC Viterbo anche la matematica dice che la 3epc Civitalad non può più salvarsi sul campo (parziali 21/25 - 18/25 - 18/25). A cinque giornate dalla fine del campionato la squadra civitavecchiese è ultima con 6 punti nel girone H con l'ultimo posto utile per mantenere la B2 ormai irraggiungibile occupato proprio dal Viterbo a 25 punti.

Al Palazzetto Insolera-Tamagnini le ragazze allenate da Luca Oggioni non hanno sfigurato ma è apparsa evidente la differente levatura tecnica con le viterbesi che peraltro hanno fino a qui disputato un campionato di medio bassa classifica. Le rossoblù hanno messo in campo un buon muro e un discreto palleggio a testimoniare che la mano del tecnico Oggioni c'è, tuttavia la ricezione è risultata al di sotto delle aspettative con il libero Sofia Giuli costretta a fare gli straordinari e protagonista di uno scontro accidentale nel terzo set con la deludente Lucia Maschietto.

Nel complesso ci si attendeva di più da questa squadra a inizio stagione, almeno sotto l'aspetto della crescita tecnica del gruppo. La maggior parte delle ragazze rossoblù non ha saputo sfruttare l'opportunità di una vetrina importante come il campionato nazionale di serie B2 e questo apre scenari a importanti cambiamenti nel gruppo di atlete che disputerà la prossima stagione.

Al termine della partita le parole a caldo dell'anziano presidente Onorario Mojoli, perplesso e deluso, faranno riflettere staff e atleti: «Una volta c'era più cattiveria e grinta negli atleti, oggi vedo un approccio alla vogliamoci bene che non premia. Io sono di altri tempi e fatico a comprendere questa insoddisfazione delle giovani generazioni che le porta ad essere poco incisive. Non lo so».

Per il VBC Viterbo ha parlato l'allenatore Jacopo Jacovacci commentando anche la squadra locale: «Noi veniamo da un momento difficile con diversi problemi per infortuni e fragilità fisiche in generale. La Civitalad è una squadra che deve ancora trovare con il gioco le abilità che al momento non riesce ad esprimere; è un gruppo giovane frutto di una scelta precisa della società proiettata al futuro».

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