CIVITAVECCHIA – «La blue economy è uno dei pilastri fondamentali del programma di Unindustria».

È quanto confermato dal presidente di Unindustria Civitavecchia Cristiano Dionisi intervenendo al convegno “Le vie dell’acqua. Nuovi spazi economici e strategici per l’Italia nel mare” organizzato dalla Marina Militare e da Confindustria a bordo della portaerei Cavour, ormeggiata alla banchina 12 del porto. «Siamo ormai una presenza costante qui – ha detto il capo di Stato Maggiore della Marina militare Enrico Credendino – questo è un porto ospitale per le nostre navi».

Dionisi ha quindi ricordato come Unindustria stia dedicando un’attenzione particolare alla Blue Economy, «comparto importante per una regione come il Lazio, porta d’ingresso per il centro Italia e per il bacino di Roma. Attraverso le nostre sedi di Civitavecchia e Cassino - ha aggiunto - stiamo collaborando insieme all’Adsp e alla Regione su un approccio allo sviluppo della Blue Economy che sia il più “orizzontale” possibile, quindi lavorando sulla sinergia di tutte quelle discipline che portano allo sfruttamento positivo della risorsa mare». Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha però chiarito: «Sulle politiche della Blue economy e l’economia del mare serve ora però un salto: bisogna creare una filiera dell’economia del mare: insieme dobbiamo programmare il futuro del paese. La nostra capacità è stata dimostrata con i numeri. Dopo il periodo pandemico, incredibilmente, non è per diritto divino che noi abbiamo rimbalzato ma è perché l’industria italiana ha fatto i compiti a casa». La necessità di una visione ampia, quindi, quella che è stata evidenziata anche da Pasquale Lorusso, vice presidente per l’Economia del Mare di Confindustria. «Un cluster economico di primaria grandezza, estremamente complesso e articolato -ha detto invitando a guardare ad una logica che vada oltre il «concetto riduttivo di Italia come piattaforma logistica nel Mediterraneo» per concentrarsi invece «sulle potenzialità di sviluppo trasportistico e logistico».

Tra i presenti anche il sindaco Ernesto Tedesco ed il presidente dell’Adsp Pino Musolino. «Oggi viene confermata la centralità del mare e dei porti sia per il trasporto che per lo sviluppo dell’Italia, come diciamo da tempo - ha confermato quest’ultimo - i porti debbono essere centrali nella strategia di crescita dell’Italia».

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