Riorganizzazione di Forza Italia a Viterbo, situazione della città e della sua amministrazione comunale ed elezioni europee. Sono stati questi i principali punti trattati giovedì pomeriggio nella prima riunione convocata da Fabrizio Purchiaroni in qualità di commissario comunale di Forza Italia a Viterbo.

All’incontro hanno partecipato sia gli attuali consiglieri comunali che ex amministratori del partito. Tra i vari Elpidio Micci, Giulio Marini, Paola Bugiotti, Paolo Muroni, Goffredo Taborri, Antonio Obino, Giovanni Arena, Antonella Bruni, Marco Milioni e Aldo Bellocchio. Presente anche il segretario provinciale, Alessandro Romoli.

L’argomento principale dell’incontro è stata la riorganizzazione del partito a Viterbo: obiettivo di questo gruppo è infatti di organizzare periodicamente degli incontri e riunioni estendendo l’invito a partecipare a tutti i cittadini, alla classe imprenditoriale della città e ai vari settori della società civile. L’intento è infatti quello di creare un vero e proprio punto di incontro con i cittadini e di ascolto di quelli che sono i loro umori e le loro necessità in modo poi da poterle rappresentare e difenderle al meglio in sede di consiglio comunale. «Nella riunione - spiega Purchiaroni - abbiamo anche ribadito la posizione di opposizione di Forza Italia - Viterbo all’attuale amministrazione comunale guidata dalla sindaca Chiara Frontini. Non di certo per via di posizioni preconcette e ideologiche, ma a causa dello stato non ottimale in cui versa la città. La nostra idea di Viterbo è quella di una città pulita, sicura, accogliente, dinamica e verde: tutte caratteristiche assenti nella Viterbo dell’amministrazione Frontini. Infine, abbiamo parlato anche delle ormai imminenti elezioni europee che ci vedranno impegnati in prima linea per aiutare Forza Italia a fare uno straordinario risultato elettorale a Viterbo. FI è l’unico partito in Italia in grado di rappresentare le istanze moderate, popolari, cattoliche, liberali, garantiste ed europeiste: aiutarlo - conclude - è dunque un atto di responsabilità verso i cittadini che meritano anche in Europa una classe dirigente all’altezza delle sfide e complessità attuali».