CERVETERI - Va bene il restyling di cinque parchi pubblici grazie al finanziamento del Pnrr, ma forse poteva essere fatto di più per la città e per il sociale. A dirlo, puntando i riflettori sulla gestione dei fondi arrivati in città grazie al piano nazionale di ripresa e resilienza, è il consigliere Gianluca Paolacci. «L'obiettivo di questi fondi - spiega - è quello di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado. Soldi quindi destinati sì ai parchi ma anche e soprattutto al miglioramento della vita nel quotidiano per le categorie fragili». E il consigliere d'opposizione punta i riflettori sulle barriere architettoniche che insistono sul territorio etrusco, a cominciare da quelle presenti negli uffici comunali (come ad esempio nella sede del comando della Polizia locale, ndr). «È vergognoso che nel 2023 un diversamente abile non possa accedere in molti uffici comunali senza l'ausilio di un familiare. Sono assolutamente d'accordo sul restyling dei parchi ma sono altrettanto certo che parte dei soldi poteva e doveva essere distribuito per il sociale. Si parla chiaramente di ristrutturazione edilizia di edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo di servizi sociali e culturali, educativi e didattici, o alla promozione di attività culturali e sportive. Le nostre scuole hanno problemi a non finire, i genitori con passeggini hanno problemi a raggiungere i plessi figuriamoci chi ha problemi a deambulare…ma sistemiamo i parchi!». Il consigliere si interroga anche sulla mobilità sostenibile: «Dove è finita?». «L’obiettivo dei fondi - incalza ancora - era quello di ridurre l’emarginazione e il degrado sociale, sicuramente si doveva porre attenzione anche alle periferie e invece, strade e giardini nelle frazioni (Cerenova -Marina di Cerveteri, Borgo San Martino, Pian della Carlotta , Sasso, Due Casette e Ceri)? Possibile che non se ne siano meritati uno?». E il consigliere si rivolge direttamente all'amministrazione comunale: «Fate qualcosa. Qualcosa per questo paese che ormai è arrivato al punto più basso della sua storia. Non lo merita. Chiedete aiuto, chiedete una mano e per amore della nostra città noi siamo pronti».

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