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CIVITAVECCHIA - Quello che doveva essere un importante consiglio comunale sul tema dell’acqua pubblica è diventato l’ennesimo momento di scontro tra Massimiliano Grasso, consigliere comunale, ed il sindaco Cozzolino.
Ad inizio consiglio il consigliere ha infatti sottolineato la gravità della perizia del tribunale sulla situazione di via Giordano Bruno. Pericolosità che spingeva Grasso ad un accorato appello ad un intervento risolutore per la zona. Cozzolino rispondeva alle accuse politiche definendo sconsiderate le parole di Grasso.
Si arrivava anche ad offese personali che culminavano con la sospensione del consiglio.
Secondo Cozzolino: “Le arbitrarie considerazioni del consigliere Grasso sul fatto che non ci preoccupiamo della sicurezza dei cittadini,: sulle carte della CTU non ci sono scritte. È opportuno ricordare - prosegue il primo cittadino - che i lavori di messa in sicurezza, come ordinato dal Tribunale, sono stati fatti più di un anno fa e che la strada è chiusa proprio per motivi di sicurezza. È falso ed irresponsabile sostenere che ci possa essere pericolo per i palazzi e per gli esercizi commerciali vicini. Un bieco modo di fare terrorismo mediatico verso la cittadinanza e far passare questa maggioranza come quella che non si cura della sicurezza dei propri concittadini. Le affermazioni di Grasso sono intrise di menzogne, alle quali ormai ci ha abituato, così come quando afferma che sul collettore fognario insistono palazzi e che sarebbero in pericolo. Grasso dovrebbe sapere che sopra il collettore non ci sono palazzi”.
Grasso replicava dai banchi: “Allora perché la strada è ancora chiusa da tre anni? Il collettore non finisce nella parte in cui c’è la strada. È assurdo dire una cosa del genere”.
Il consiglio riprendeva quindi tornando al tema dell’acqua.
Dopo una proposta della consigliera Riccetti sul bonus acqua, legata ad Acea Ato 2, vettore che ancora non possiede l’acquedotto della città.
Veniva discusso il documento di Patrizio Scilipoti nel quale si ribadiva la volontà di rendere pubblica l’acqua, di riconfermare la volontà del 2014 del referendum sull’acqua pubblica e soprattutto richiede al sindaco di impegnarsi con la Regione per far individuare il bacino idro geografico relativo a Civitavecchia entro la scadenza di questo mandato. Una richiesta che coincide con le parole del consigliere Manunta che sottolinea come la Regione abbia un po’ dormito nella individuazione di questi bacini idro geografici”. Approvato a fine consiglio un ordine del giorno unitario: in sostanza l’impegno sarà quello di vigilare sulla nuova definizione degli ambiti territoriali durante le fasi di transizione della gestione del servizio dal Comune ad Ato2.