Roma, 9 giu. - (Adnkronos) - L'orchestrina meloniana sul Titanic ha passato gli ultimi giorni a festeggiare le previsioni di crescita dell'1,2% del Pil 2023 fatte recentemente dall'Istat. Purtroppo, come sempre più spesso accade, i 'patrioti' si sono scordati di leggere tutto il documento Istat sulle 'Prospettive per l'economia 2023-2024', laddove si evidenzia che il +1,2% rappresenta un calo drastico della crescita rispetto agli ultimi due anni, che c'è una produzione industriale in forte diminuzione e che si sta registrando un impatto negativo sugli investimenti in edilizia, visto che il Governo non ha trovato niente di meglio da fare che cancellare il meccanismo della cessione dei crediti legati al Superbonus e agli altri bonus edilizi". Così il senatore Mario Turco, vicepresidente del M5S. "Ora - continua - un Esecutivo all'altezza non avrebbe mai festeggiato questo quadro, perché non c'è nulla da festeggiare, stante anche la palese incapacità di gestire il Pnrr. Oggi però, sull'orchestrina meloniana che ancora strimpella note di ridicolo trionfalismo, si abbatte il nuovo dato sulla produzione industriale di aprile, che certifica un crollo del 7,2% rispetto a un anno fa, peraltro un crollo record nell'ultimo triennio. La verità è che senza Pnrr, che secondo lo stesso Def governativo e secondo la Corte dei conti può contribuire tra il 60 e l'80% alla crescita 2023, e senza la diminuzione nel frattempo intervenuta del prezzo del gas, su cui l'azione di Governo non ha incidenza alcuna, il Paese ripiomberebbe dritto tra stagnazione e recessione. Stanno spregiudicatamente riportando il Paese indietro.