Nonostante la pioggia che veniva giù a dirotto, l’esperimento di sabato scorso di spostamento del mercato a piazza della Rocca sembra aver soddisfatto gli ambulanti.

Anche la sindaca Frontini, che verso le 9 si è fatta vedere tra i banchi accompagnata da alcuni assessori, ha benedetto l’iniziativa con la sua approvazione.

Quindi tutti contenti. Tutti, tranne i commercianti che hanno il negozio sulla piazza, tra questi infatti serpeggia un malcontento che affonda le sue radici nel passato, quando il mercato fu dirottato da piazza della Rocca al Sacrario proprio perché creava disagi sia al traffico cittadino che agli incassi dei negozianti, che scendevano in picchiata quando comparivano le bancarelle.

All’epoca un gruppetto agguerrito di esercenti capitanati da uno dei negozianti storici della zona, misero in atto tutta una serie di proteste per far spostare il mercato del sabato.

Ora, a distanza di anni da quei giorni di accanite proteste, il mercato dopo aver fatto il proverbiale “giro di Peppe” come nel gioco dell’oca riparte dal via ritornando da dove era partito, ma a qualcuno la cosa non sembra andare giù.

«Non mi vergogno a dire che sabato mattina ho incassato solo 10 euro - Paolo Vitangeli, titolare della rivendita di fiori di piazza della Rocca Il Bocciolo – sicuramente il posto dove avevano sistemato il mercato era penalizzante per gli operatori di questo settore ma, spostarlo qua senza nemmeno interpellare i negozianti della zona è altrettanto sbagliato. Loro hanno sicuramento diritto di lavorare ma anche noi. E il mio incasso di sabato scorso parla da solo; infatti, i commercianti di questa piazza lavorano molto di più il sabato anche grazie al grande parcheggio che i clienti trovano qui. Chiudere il traffico e metterci i banchi di fronte le vetrine significherebbe ucciderci commercialmente. Bisogna trovare una soluzione che accontenti sia noi che loro, ma ribadisco la mia convinzione che questa non è la piazza giusta per questa cosa».

Piazza della Rocca ospita uno dei più grandi parcheggi della città; è innegabile che molti di quei posti auto anche se a pagamento forniscono la possibilità di fermarsi lecitamente con il proprio veicolo per fare compere.

«Non solo non ci sono parcheggi vicini, ma in questo modo impediscono anche la fruizione di quello della piazza – dice Andrea Ciancolini, titolare del Caffe Grandori sotto i portici – molti dei miei clienti abituali sabato scorso non potendo posteggiare sulla piazza non si sono visti, risultato: incasso prossimo allo zero. Bisogna capire che molti dei miei clienti al di là del caffe mordi e fuggi si fermano sui tavoli magari per l’aperitivo o per studiare mentre bevono qualcosa, il parcheggio sulla piazza permette tutto questo, e toglierlo significa levarmi clienti. In aggiunta mettermi le bancarelle di fronte significa limitare la visibilità del mio bar, con conseguente perdita di ulteriori clienti».

In effetti sabato mattina passeggiando sul marciapiede che costeggia i famosi portici della piazza si poteva percepire una sorta di effetto muro, con il retro dei furgoni degli ambulanti che schermava le vetrine dei negozi sotto gli archi.

Ovviamente non tutti i negozianti si sono ritrovati la vetrina “murata” da qualche camion ma, anche fra questi la situazione incasso non è certo stata migliore, primo fra tutti Giuseppe Mantovani proprietario di una delle ultime edicole di giornali della zona.

«Da noi di solito si fermano al volo con la macchina, comprano il giornale e poi scappano. Sabato con il traffico chiuso e la pioggia non abbiamo visto nessuno, spero che decidano di metterlo da un’altra parte il mercato».

La prova del 9 sulla tesi della diretta correlazione tra l’abbassamento degli incassi e la chiusura per il mercato verrebbe da Andrea Corinti titolare insieme alla sorella, dell’orologeria Tempo Idea, sempre a piazza della Rocca.

«Sabato mattina incassi bassissimi, il pomeriggio tutto è tornato normale - spiega Corinti – oltre alla vendita plurimarche di orologi facciamo anche riparazioni, e di solito il sabato da noi vengono tantissime persone sia per gli acquisti che per la manutenzione degli orologi, quella mattina invece, non si è visto nessuno, ma fortunatamente il pomeriggio le persone sono arrivate come al solito. Addirittura, parlando con alcuni clienti mi sono sentito dire che avevano provato la mattina ma vista l’impossibilità di posteggiare alla fine avevano fortunatamente deciso di tornare dopo pranzo. A questo punto io mi chiedo, che cosa sarebbe successo se queste persone si fossero rivolte ad altri ? La risposta sicuramente è che io avrei perso clienti con conseguenti mancati incassi che danno da vivere a me e a mia sorella. Chiudere il parcheggio della piazza il sabato mattina significherebbe togliere una cospicua parte degli incassi dei commercianti della zona, che ovviamente lavorano maggiormente nei fine settimana».