LADISPOLI – Ancora un furto con vittima una donna anziana. Ancora un colpo messo a segno con la scusa del finto nipote. Ad essere raggirata una nonnina ultraottantenne che quando si è accorta di essere finita nel tranello orchestrato dai balordi era ormai troppo tardi e ha dato l’allarme ai carabinieri che ora indagano sul furto registrato nel quartiere Caere Vetus.

Il raid in realtà risale alla scorsa settimana. La signora ladispolana aveva ricevuto una prima chiamata intorno alle 15, perciò in pieno giorno, da parte di un finto addetto dell’ufficio postale il quale le aveva preannunciato la necessità del nipote, iscritto veramente all’università, di ricevere al più presto denaro per completare l’iscrizione dei vari corsi. Subito dopo ecco la seconda telefonata. L’impostore, con una voce un po' malconcia e raffreddata per confondere evidentemente la donna, prova a convincerla raccontando di essere proprio lui il tanto affezionato familiare. La pensionata viene raggiunta ancora una volta sul telefono fisso dal finto dipendente postale il quale le spiega che sarebbe passato un amico del nipote a prendere i soldi. L’anziana non ha tempo per ragionare, afferra i soldi in casa, circa mille euro più gli effetti personali tra cui anche gioielli, consegnando tutto al malvivente che fugge via ringraziando pure la signora.

Nella via non ci sarebbero impianti di videosorveglianza pubblici ma gli investigatori sono al lavoro per cercare di risalire all’identità della banda che da un anno a questa parte sta creando il panico sul litorale nord, da Civitavecchia a Ladispoli ma anche in tante altre località del Lazio. Un vero e proprio incubo per gli anziani, soprattutto per quelli che vivono da soli in appartamento e che spesso vanno in difficoltà. Le forze dell’ordine continuano intanto ad incontrare i cittadini nei centri per la terza età per prevenire un fenomeno diffuso in tutto lo Stivale.

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