CERVETERI - Da un lato il Comune di Cerveteri assente all'udienza di lunedì scorso in tribunale per il caso che vede imputato per corruzione l'ex sindaco Alessio Pascucci insieme a Domenico Bonifaci e Giuseppe Costa, e dunque l'impossibilità per l'ente di costituirsi parte civile; dall'altra parte la "Gestione partecipata del territorio A.P.S. - E.T.S" con l'avvocato Antonella Follieri di Legalty Avvocati che è riuscita invece a ottenere la costituzione di parte civile nel procedimento penale. Un "ingresso" nel processo reso possibile grazie alla richiesta del consigliere d'opposizione Salvatore Orsomando che appresa la pendenza del giudizio ha sottoposto all'associazione l'opportunità di un intervento nel giudizio.

CHI È LA GESTIONE PARTECIPATA DEL TERRITORIO.
Si tratta di una organizzazione «di promozione sociale distintasi nel tempo per aver intrapreso numerose azioni (giudiziarie e non) a tutela del territorio, del patrimonio ambientale e delle politiche occupazionali del Comune di Cerveteri - si legge nel documento - facendosi portavoce dei pareri e delle volontà della popolazione della zona con l'obiettivo di stimolare la pubblica amministrazione ad attuare uno sviluppo locale proficuo, sostenibile e soprattutto conforme alle normative urbanistiche, ambientali e improntato alla legalità». L'attuale presidente dell'organizzazione è l'ex sindaco di Cerveteri, Gino Ciogli.

LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE.
L'avvocato dell'organizzazione, Antonella Follieri, «per sostenere la legittimazione a costituirsi parte civile dell'associazione, ha evidenziato - spiegano dalla A.P.S - E.T.S - che i reati di corruzione contestati all'allora sindaco del comune di Cerveteri, Alessio Pascucci, e all'allora responsabile dell'ufficio urbanistica, Mauro Nunzi, in concorso con Domenico Bonifaci e Giuseppe Costa, proprietario e responsabile tecnico del Gruppo Bonifaci, relativamente alla lottizzazione abusiva in località Campo di Mare realizzata dalla Ostilia s.r.l. società del Gruppo Bonifaci, si pongono in netto contrasto con gli interessi per la cui cura e tutela l'associazione è stata costituita e ledono i suoi scopi, come individuati dallo statuto».

LA MANCATA COSTITUZIONE DEL COMUNE.
L'assenza del legale del Comune di Cerveteri durante l'udienza di lunedì scorso ha creato non pochi malumori sul territorio etrusco con diversi esponenti politici che hanno bacchettato il comportamento dell'amministrazione comunale e annunciato interrogazioni e azioni per poter far luce sulla vicenda. E dello stesso parere è anche il consigliere d'opposizione, Salvatore Orsomando, che parla di «un evento di una gravità assoluta, anche perché non se ne comprende la ragione». «Per quale motivo - si chiede il consigliere - il Comune, soggetto portatore degli interessi della collettività ha deciso di non partecipare al giudizio? Ha ritenuto di non spendere denaro pubblico ritenendo inutile la costituzione perché infondato il giudizio? O ci sono altre motivazioni sconosciute alla collettività?». «La mancata costituzione del Comune è sorprendente», ha commentato anche il presidente dell’associazione, Gino Ciogli che ha anche assicurato: «In caso di vittoria vedremo come riversare i benefici sulla collettività».
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