CERVETERI – Quando piove nel cimitero di Ceri piove anche nelle tombe. Dopo l’ultimo acquazzone, che non ha risparmiato nemmeno la frazione cerveterana, i cittadini tornano a sollecitare la manutenzione del camposanto della frazione medievale. «Magari gioiscono gli agricoltori – è lo sfogo di un residente – ma piangono i familiari dei defunti del cimitero di Ceri. Le bare dei nostri defunti galleggiano nell’acqua, grazie agli interventi richiesti da anni e mai effettuati da parte dell’amministrazione comunale». Gli abitanti evidenziano poi che gli interventi di impermeabilizzazione sono stati eseguiti solamente al cimitero vecchio di via Rosati a Cerveteri.

Sull’argomento si attiva la classe politica. «Alcuni mesi fa io e il mio gruppo Insieme per Cerveteri – commenta Anna Lisa Belardinelli, consigliere comunale di opposizione - abbiamo presentato un’interrogazione per sapere se la maggioranza avesse intenzione di riqualificare tutti i cimiteri comunali e con quali tempistiche. Ebbene dopo 11 anni di amministrazione, perché sono 11 anni che stanno al governo della città, una risposta concreta non è mai arrivata».

La questione dei cimiteri a Cerveteri era finita nuovamente sotto i riflettori il mese scorso per il parere della Sovrintendenza relativo all’ampliamento dei loculi scaduto. Comune chiamato ora, oltre a risolvere le infiltrazioni, anche ad occuparsi della mancanza di spazi per seppellire i cari estinti. Giorni fa ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici, Matteo Luchetti, promettendo «l’allargamento del cimitero del Sasso» e soprattutto «l’avvio di un iter per la costruzione del quinto cimitero».

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