LADISPOLI – Il toto assessore è già partito. Il post Stefano Foschi verrà ufficializzato a breve dal primo cittadino, Alessandro Grando, in rotta di collisione con il gruppo “Progetto Ladispoli”. Dopo la tempesta, il silenzio dei protagonisti. Da una parte il trio dei consiglieri comunali a sostegno di Foschi, ex assessore alle Attività produttive e al Commercio, Sabrina Fioravanti, Emiliano De Simone e Ferdinando Cervo che si sono autosospesi dalla maggioranza. Dall’altra lo stesso Grando che non ha voluto ancora replicare ai consiglieri dissidenti. Una guerra fredda che potrebbe comunque portare ad una crisi politica interna al centrodestra. Intanto perché la maggioranza (virtualmente) avrebbe tre alzate di mano in meno. E poi perché basterebbe un solo altro esponente per perdere il timone. Fra i tre comunque il più vicino a Grando sarebbe De Simone. Con Fioravanti e Cervo invece il discorso sarebbe chiuso. Emiliano De Simone è uscito pochi mesi fa dalla Lega per entrare nel movimento Progetto Ladispoli. Certo, sarebbe clamoroso un passo indietro, però è interessante capire se tutti e tre i consiglieri dissidenti voterebbero una eventuale mozione di sfiducia. Il banco di prova sarà il prossimo consiglio comunale anche per capire se la situazione è rientrata o se la spaccatura porterà ad un terremoto. Nemmeno due mesi fa era stata rimpiazzata in Giunta Dora Lazzarotto con Alessandra Feduzi. Un avvicendamento interno a Forza Italia. Ora sono in corso le trattative per la sostituzione di Foschi. Tra i nomi che circolano a Palazzo Falcone c’è sempre Gabriele Fargnoli, il candidato consigliere più votato tra gli esclusi di “Grando Sindaco”, la lista da cui, ironia della sorte, erano usciti Fioravanti e Cervo dopo essere entrati tra i banchi della maggioranza. Fargnoli a giugno, poco prima della composizione della squadra di Governo, aveva partecipato a diverse riunioni con Grando a cui aveva appunto lasciato spiragli. E ora potrebbe essere arrivato il momento. Ci sarebbero altre candidature però sempre sul fronte civico. L’interesse prioritario del sindaco però in questo momento è quello di fare quadra sui numeri. Le deleghe a Commercio e Attività produttive possono aspettare, almeno fino alla convocazione della prossima massima assise cittadina.


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