Nei giorni scorsi personale della polizia di Stato di Roma, su segnalazione della squadra mobile della questura di Viterbo, ha eseguito, in zona Bufalotta, l’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla procura di Viterbo in seguito a sentenza definitiva della corte suprema di Cassazione, a carico di un 56enne giudicato colpevole del reato di violenza sessuale ai danni di una minorenne, commesso a Monterosi. Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Viterbo e coordinate dalla procura hanno preso avvio nel 2015 a seguito della segnalazione giunta dalla scuola elementare frequentata dalla vittima.

La ragazzina, all’epoca dodicenne, aveva trovato il coraggio di confidarsi con un’amica e poi con la professoressa. Il responsabile delle violenze era lo zio della vittima che si era approfittato di lei per diversi anni.

Crescendo, la stessa ragazzina era comunque riuscita da sola a fermare gli abusi. Le prove raccolte dagli investigatori viterbesi hanno prodotto un solido complesso probatorio che ha portato alla condanna dell’indagato.

Così, a seguito della sentenza, gli agenti della squadra mobile di Roma lo hanno arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Rebibbia dove dovrà scontare 8 anni di reclusione.