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TOLFA - La tolfetana Maria Gari si è dimostrata più forte della malattia lottando da leonessa quale è.
Ci sono voluti tre mesi, ma alla fine il ricovero al Santa Cecilia ha avuto gli effetti sperati e la popolare è simpatica nonnina Sprint Maria Gari, classe 1928, è pronta a tornare a ''rimare''.
La Gari, infatti, è un'eccezionale poetessa in ottava rima: nessuno può dimenticare che proprio lei lo scorso anno conquistò il pubblico e i giudici di ''Tu si que vales''. Del resto la sua spontaneità è un dato di fatto: durante la lunga permanenza nella struttura civitavecchiese, ha dispensato battute, sorrisi e poesie estemporanee a tutti, tanto da diventare la beniamina del reparto.
Ora però Maria torna a casa, dove l'aspettano le sue vecchie abitudini.
E chissà che per il nuovo anno non abbia in serbo qualche altra sorpresa, questo peperino dal multiforme ingegno.
"Sono davvero molto soddisfatto - ha dichiarato commosso il figlio, Enzo Scolla - di come mamma sia stata curata. La fama di cui gode il Santa Cecilia non ha deluso le nostre aspettative: empatia e professionalità non sono mai mancate, medici, infermieri e terapisti si sono fatti in quattro e alla fine mamma ha fatto un percorso straordinario, sentendosi peraltro a casa sua». «Un sentito grazie - conclude il figlio - a tutta l'equipe e un ringraziamento speciale al terapista Federico, il suo angelo custode".
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