LADISPOLI - I controlli da parte degli agenti del commissariato di via Vilnius e dei vigilantes (ingaggiati dalle Ferrovie) non sembrano inibire affatto una delle "pratiche" più assidue in stazione: l'attraversamento selvaggio dei binari. Sono moltissimi infatti i pendolari che una volta giunti in banchina, soprattutto nelle ore di punta del pomeriggio, pur di non perdere tempo per guadagnarsi l'uscita dal sottopasso ferroviario, si "lanciano" sul binario uno. Non solo giovanissimi, ma anche anziani, genitori con i loro bambini in passeggino, persone con problemi di deambulazione. Il "pericolo" per loro non è affatto un problema. Una questione di sicurezza da anni affrontata e finita troppo spesso sotto i riflettori della cronaca, con incidenti anche mortali che si sono consumati proprio nella stazione ladispolana. Durante il restyling dello scalo da parte di Rfi si era chiesta anche la realizzazione di un altro sottopasso che desse la possibilità ai viaggiatori diretti su piazzale Roma di poterne usufruire in sicurezza. Richieste finite con un nulla di fatto in una stazione che sempre negli anni ha visto la mole di pendolari aumentare a dismisura. C'è poi anche l'altro tema diventato molto attuale soprattutto nell'ultimo periodo: quello dei senza tetto che quotidianamente affollano lo scalo, creando in alcune situazioni anche dei disordini (come lo scorso mese, quando nel tardo pomeriggio, alcuni di loro si erano resi protagonisti di una rissa proprio al binario uno, dove successivamente erano intervenuti anche i militari della stazione dei carabinieri ladispolana). In tal senso il comune ce la starebbe mettendo tutta cercando di velocizzare l'iter relativo al Pnrr «con il quale si potrà programmare l'ingresso dei clochard in alcuni immobili da ristrutturare», come ha spiegato nei giorni scorsi il delegato alle politiche sociali, Fiovo Bitti.