CERVETERI - «La chiusura temporanea e improvvisa, per due ore, della caserma dei vigili del fuoco, per carenza di personale, è un campanello d'allarme importante che deve portare a immediate soluzioni da parte dell'amministrazione centrale». Anche il sindaco etrusco, Elena Gubetti commenta l'episodio di domenica scorsa che ha visto la caserma di Cerenova chiudere le sue porte alle 20 per due ore per carenza di organico, scoprendo un vasto territorio che va da Santa Marinella a Fiumicino passando, ovviamente, per Ladispoli e Cerveteri. «Il servizio di soccorso svolto su un ampio territorio dai nostri vigili del fuoco non può andare a giorni alterni, il nostro gruppo di Protezione Civile è quotidianamente coinvolto in attività di supporto agli uomini del corpo dei vigili del fuoco in interventi di spegnimento incendi, ma questo non può essere sufficiente - ha aggiunto Gubetti - Chiediamo soluzioni e attenzione particolare per garantire il presidio sempre aperto e operativo».
SINDACATO CONAPO: «A ROMA, OGNI GIORNO TRE SEDI VIGILI DEL FUOCO CHIUSE PER MANCANZA PERSONALE»
Una situazione, quella che si è presentata domenica a Cerveteri che si presenta purtroppo quotidianamente su tutto il territorio della provincia di Roma, come denunciato dal segretario provinciale del sindacato autonomo Co.Na.Po. Vigili del fuoco di Roma, Luca Antonazzo. «Le conseguenze derivanti dalla carenza di vigili del fuoco continuano ad essere devastanti per l’intera provincia di Roma. Ormai si è arrivati anche a chiudere le caserme, nella provincia di Roma, ogni giorno, vengono chiuse temporaneamente almeno due o tre sedi, con tutte le ricadute negative che questo può comportare per i soccorsi alla collettività», ha detto Antonazzo che solo poche settimane fa denunciava come Roma, capitale d’Italia e meta di turismo mondiale, non ha adeguata attenzione da parte del Governo per quanto riguarda la funzionalità dei servizi di soccorso pubblico e antincendio erogati dai vigili del fuoco. «Servirebbero quotidianamente – ha spiegato ancora Antonazzo – almeno 500 vigili del fuoco per garantire un dispositivo di soccorso adeguato alla popolazione e al turismo dell’intera provincia di Roma. E invece vengono chiuse sedi come Frascati, Cerveteri, La Pisana e Tuscolano I. Viene sospesa perfino l’attività di alcuni Nuclei specialistici. Quando le sedi non vengono chiuse, vengono fortemente ridimensionate nella loro risposta operativa anche rispetto all’impiego di mezzi speciali per gli interventi di soccorso. Gli effetti di questa tragica situazione – denuncia ancora il Conapo – rischiano di pregiudicare anche la prontezza della risposta operativa dei vigili del fuoco romani in caso di calamità. Non è più rinviabile un aumento di organico dei vigili del fuoco della Capitale. È urgente mettere immediatamente mano alla pianta organica di Roma - ha concluso Antonazzo - chiediamo al ministro dell’interno Piantedosi di porre rimedio e risolvere questa grave situazione».

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