CIVITAVECCHIA – Sono iniziati ieri i quattro giorni di astensione dalle udienze e da qualsiasi attività giudiziaria nel circondario del Tribunale di Civitavecchia, proclamati dalla Camera Penale cittadina. Per la prima volta si tratta di un’iniziativa autonoma, decisa per affrontare di petto problematiche locali, e non per sostenere le battaglie nazionali in tema di giustizia. Al centro della protesta, infatti, la decisione dei vertici della Procura di consentire l’accesso agli avvocati liberamente per una sola ora al giorno - dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 10 - mentre per il resto, tramite appuntamento telefonico dalle 10 alle 14, “previa verifica da parte degli addetti alla vigilanza della presenza e disponibilità del personale amministrativo interessato”. «Un unicum nel Lazio» ha ribadito il presidente della Camera Penale di Civitavecchia, Andrea Miroli, aprendo l’assemblea degli avvocati di ieri mattina, alla quale hanno preso parte, portando la propria solidarietà e confermando una eventuale partecipazionead iniziative di protesta, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Civitavecchia AntonioCarlevato, quello del coordinamento delle Camere penali del Lazio e della Camera di Latina Maurizio Forte, ed i rappresentanti delle Camere Penali di Tivoli, Roma e Viterbo, i quali hanno ribadito che nelle loro Procure l’accesso è libero e quindi non è dato comprendere le ragioni di tale diversità. «Qui viene ostacolato il diritto alla difesa - ha tuonato l’avvocato Forte - la tutela dei diritti non si fa nel processo, ma parte dal procedimento. E in questo modo viene minata». «Siamo onorati della presenza dei colleghi - ha sottolineato il presidente Miroli - il loro appoggio è basilare per far comprendere l’entità del problema che incide fortemente sulla qualità del nostro lavoro. Per cui o la situazione si risolve o siamo pronti ad andare ad oltranza». Lo hanno fatto intendere, attraverso i diversi interventi, anche gli avvocati presenti all’assemblea, pronti a qualsiasi tipo di azione, pur di tutelare l’esercizio del diritto di difesa.

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