Troppe “dimenticanze”.

E’ una delle maggiori criticità su cui la minoranza continua a porre l’accento. Prima sul Dup, ora sul bilancio l’opposizione recrimina sui tanti “vuoti” rilevati nella programmazione economico-finanziaria targata Frontini. Per la sindaca «è un bilancio in cui si vedono le priorità della nostra amministrazione, sia nei progetti a lungo termine che in quelli dell’oggi».

E sui “vuoti” replica: «Questa maggioranza ragiona su un arco temporale di 5 anni, non tutto deve e può essere fatto nel primo anno e nel primo bilancio. Abbiamo ancora quasi 4 anni e mezzo davanti. Rispetteremo il programma di mandato». Ma l’elenco delle “dimenticanze”, insieme alla scarsità di fondi messi a disposizione, rilevate dall’opposizione è nutrito.

La consigliera Pd Lina Delle Monache punta il dito contro il taglio delle risorse per le frazioni, la mancanza di contributi per le minimacchine e i fondi, insufficienti, per l'assistenza domiciliare.

Un bilancio che la collega dem Francesca Sanna non esita a bollare come “nulla cosmico”.

Diversi gli spunti su cui riflette Alessandra Troncarelli, consigliera Pd. Sulla cultura: «Ci si investe molto. Ben venga però poi è paradossale azzerare gli eventi tradizionali della città» afferma riferendosi al mancato mercatino di Natale «che non solo non ha dato un servizio alla città ma anche tolto lavoro agli ambulanti». Sul centro storico: »Bene il piano di recupero ma la rivitalizzazione? Senza fondi per gli eventi non si riempiono le piazze e la sicurezza passa anche dal riportare la gente nelle piazze». Poi stigmatizza: «Non si può rispondere provvederemo con l’assestamento perché le risposte ai cittadini si danno mettendo risorse in bilancio» e rilancia «Cercheremo di colmare le lacune del vostro bilancio tramite gli emendamenti».

Stesso tenore per l’intervento del capogruppo Pd Alvaro Ricci che accende i riflettori sui temi “scomparsi” dall’agenda politica e dal mandato dell’amministrazione: ex terme Inps, termalismo libero, scuderie Sallupara.

Andrea Micci della Lega rileva delle criticità «tra gli intenti del Dup e del programma elettorale e le risorse appostate in bilancio». E sulla sicurezza annota: «Zero euro, a parte le telecamere già previste non c’è alcun progetto».

Chiede poi lumi sull’ipotesi riportata dai media di internalizzare il servizio di raccolta rifiuti a Francigena, secca la replica della sindaca: «Non ne so nulla, l’ho appresa anch’io dalla stampa"».

«Questo bilancio è il battesimo del fuoco per l'amministrazione» sottolinea Luisa Ciambella, capogruppo di Per il Bene Comune. E pur ritenendo che dalla manovra non emerga una visione di città e che «nel bilancio ci dovrebbe essere l'ossatura delle cose più importanti» mantiene un atteggiamento costruttivo perché «come ho sempre detto, è troppo presto per giudicare». Poi sintetizza: «Ai cittadini più che il bilancio interessano le misure che si mettono in campo».

La meloniana Antonella Sberna, evidenziando come la «dotazione economica che ha a disposizione questa amministrazione non l'ha mai avuta nessuno negli ultimi 30 anni«, rimarca che si attendeva maggiori dettagli di spesa e segnala vari “buchi” nella programmazione. Un bilancio «galleggiante, senza infamia e senza lode» per la capogruppo FdI Laura Allegrini e sottolinea la mancanza della «visione identitaria della sindaca in questo bilancio». Così come «non c'è una visione rivoluzionaria dell’assessore Franco sul centro storico e sul turismo». Auspica poi un dialogo anche con la maggioranza, «perché l'opposizione continua a confrontarsi solo con la giunta». Un invito a interagire di più in consiglio lo rivolge ai consiglieri di maggioranza anche il consigliere FdI Matteo Achilli che lamenta penuria di soldi per le frazioni, zero risorse per i centri giovanili e il taglio di fondi per l'impiantistica sportiva. «Questo bilancio è solamente fuffa» dichiara tranchant Elpidio Micci di Viterbo cresce. «Sostanzialmente non c’è nulla che dia risposte a Viterbo e alle frazioni. I lavori eseguiti in 10 mesi - incalza - sono quelli partiti con la precedente amministrazione».

E conclude il suo intervento rivolgendosi all’assessore al Decentramento Katia Scardozzi, definita da alcuni “assessore senza portafoglio”: «Si faccia dare dei capitoli di spesa».