In questo ultimo periodo ho riflettuto molto sul tema della legalità e la trasparenza, vessillo spesso sbandierato da una certa sinistra probabilmente poco incline agli interessi delle comunità.
La mia riflessione scaturisce da una disamina fatta nel corso del tempo su fatti realmente accaduti che mi inducono a pensare anche a delle probabili connivenze poco chiare tra istituzioni dello Stato. La questione Ostilia è la punta dell’iceberg, se non la madre di tutte le presunte opacità, che hanno caratterizzato il governo rosso nella parte di litorale che va da Cerveteri a Santa Marinella, soprattutto per ciò che concerne il fenomeno dell’abusivismo edilizio, che nonostante svariate sentenze lo sanciscano, la sinistra della legalità riesce a svicolare via come se niente fosse. Sentenze, anche passate in giudicato, che dovrebbero, se rispettate, fare giustizia e ripristinare la legalità. Purtroppo si è assistito alla mitigazione delle stesse, con un danno irreparabile nei confronti dei cittadini, che puntualmente subiscono le prese di posizione sbagliate di amministratori alquanto superficiali ed inefficienti. Credo che sia ora di dire basta a questa giostra di quelle che io ritengo essere presunte irregolarità e, con l’ausilio dei nuovi governi nazionale e regionale, fare chiarezza necessaria su tematiche che per probabili scelte sbagliate potrebbero mettere a dura prova le casse comunali. Focalizzeremo con estrema determinazione la lottizzazione Ostilia, dichiarata abusiva da varie sentenze, ovviamente con un occhio di riguardo a quelle famiglie che purtroppo in buona fede sono state probabilmente truffate e per le quali il Sindaco sta promettendo condoni irrealizzabili, propalando a destra e manca pagamenti di ablazioni senza alcun senso. Lo stesso faremo per il Piano Regolatore Generale, che nonostante i tanti proclami, forse non riuscendo a ben connettersi con la variante speciale della lottizzazione Ostilia, sembrerebbe destinato ad un fallimento totale. Per giusta causa e nel rispetto della legge, approfondiremo la questione dei tre villini a S. Marinella, oggetto di un permesso a costruire, prima rilasciato dal comune e poi revocato con la prima sentenza del Consiglio di Stato n.4409/2018, seguito dalla seconda di ottemperanza distinta con n.2919 che dispone una serie di regole per l’esecuzione della sentenza di annullamento con la demolizione dei manufatti, con la terza , distinta con n.11365/2022 emessa per un incidente di esecuzione, dove il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibile il ricorso del Comune di S. Marinella confermando il quantum stabilito nelle precedenti sentenze. Ad oggi, dopo che l’allora società ricorrente ha depositato in comune un atto di rinuncia di tutti i giudizi, la società proprietaria dei villini ha presentato una istanza di revoca dell’ordinanza di demolizione e la convalida del permesso a costruire, accordato dal responsabile dell’Ufficio urbanistico di S. Marinella , stante la presa d’atto del Commissario ad acta precedentemente nominato per seguire la vicenda. Da sottolineare il palese contrasto tra quanto dichiarato dal Dirigente del Comune, laddove affermava che doveva essere il Consiglio Comunale medesimo ad esprimersi in merito ad eventuali ulteriori valutazioni diverse rispetto alla sentenza del Consiglio di Stato n.2919/2022, cosa che probabilmente, con l’avvallo del Sindaco Tidei e la sua Maggioranza non è stata fatta. Altra vicenda poco chiara messa in atto dall’Amministrazione Tidei e su cui cercheremo di fare chiarezza è la questione della messa in sicurezza del fosso Ponton del Castrato e sui tre milioni di euro finalizzati al progetto dalla Regione Lazio e Valle semplice dove guarda caso a seguire la vicenda c’ è proprio uno degli avvocati del Comune di Cerveteri, vicenda che è stata già oggetto di una sentenza del Tribunale Ordinario di Civitavecchia con la pronuncia di diffida nei confronti dell’Amministrazione che espone l’Ente al pagamento di tutte le spese sostenute dalla ricorrente per la partecipazione alla gara, l’esecuzione del contratto, l’utile perso, nonché altre voci di risarcimento danni, tutto questo probabilmente a causa di una decisione di un Sindaco superficiale che ha pensato bene di risolvere un contratto per inadempienza da parte della ditta appaltatrice e preannunciando una richiesta di risarcimento danni senza probabilmente tener conto di responsabilità interne alla sua Amministrazione. Che dire infine del progetto della Limonaia? In attesa di far luce su queste vicende, speriamo nei cittadini di S. Marinella che finalmente facciano una seria riflessione mandando definitivamente a casa Pietro Tidei e che di conseguenza si metta fine a questa spocchiosa egemonia di sinistra su tutto il litorale a nord di Roma.
Salvatore Orsomando
Consigliere comunale di Cerveteri