CIVITA CASTELLANA – I consiglieri comunali Yuri Cavalieri e Maurizio Romani di Rifondazione Comunista, e Valerio Biondi del Movimento Cinque Stelle, sono già proiettati al voto del 2025.


«Quando mancano due anni e mezzo al voto a Civita Castellana (sempre se l’alleanza Fratelli d’Italia – Forza Italia reggerà, visti i litigi di questi giorni) - si legge nella nota - si guarda a un qualcosa che vuole essere più di un semplice accordo politico. Qualcosa che mira a diventare un tavolo permanente di discussione sui temi, aperto a tutte le forze civiche, sociali e politiche che vogliono costruire un’alternativa seria e credibile rispetto alle ultime amministrazioni che hanno guidato la nostra cittadina. Un’alternativa - spiegano - a chi vede la politica solo come lotta per il potere (ricordiamo ad esempio la strana alleanza in provincia tra Pd e Forza Italia che a sua volta è parte dell’alleanza di centro-destra). Un’alternativa incentrata sui temi, come la difesa dell’ambiente e dei beni pubblici (contro la privatizzazione della nostra acqua in primis) la valorizzazione del nostro territorio per uno sviluppo ed un’economia sostenibile e di qualità, aperto al turismo consci delle ricchezze storico-culturali di cui disponiamo, alla valorizzazione dei prodotti agricoli locali, per la difesa della nostra produzione industriale e per il riconoscimento del lavoro usurante agli operai ceramisti tramite la connessione silice-cancro ai polmoni, per una sanità rafforzata e di prossimità, per un’amministrazione trasparente che torni a dare servizi, una amministrazione che tuteli i diritti dei cittadini lontana dai vantaggi di pochi e dal controllo delle lobby».


«Abbiamo scelto di muoverci con netto anticipo rispetto alle prossime elezioni - concludono i tre consiglieri - proprio per non essere accusati di convenienze politiche. Vogliamo costruire un nuovo progetto aperto ed inclusivo per Civita Castellana, che si arricchisca quotidianamente di contenuti frutto di un lavoro costante sul territorio, affrontando con maturità anche temi potenzialmente divisivi, convinti che non resteremo soli a percorrere questa strada perché Civita merita di meglio».


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